XII Domenica del Tempo Ordinario/B
di Massimo Palombella
Nel Vangelo di oggi (Mc 4,35-41) Gesù dice ai suoi discepoli “Passiamo all’altra riva”.
Nel testo dell’evangelista Marco è presente un’allusione all’andare tra i “pagani”, di passare alla riva non ebraica, alla riva “pagana” del lago (infatti, in Mc 5,1 si dice: “Giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Geraseni”).
“Passare all’altra riva”, lasciare le proprie sicurezze, abbandonare le cose “certe e sicure”, andare oltre le convinzioni e gli orizzonti di un’educazione ricevuta, è un invito del Signore, una cosa necessaria per vivere davvero, per conoscere realmente noi stessi e il vero Dio.
Il “passare all’altra riva” è un cammino interiore fatto di tante scelte, di tante separazioni, di paure da affrontare. È l’unico cammino che ci condure a vivere alla realtà – oltre ogni mondo che ci inventiamo per sopravvivere e non sentire dolore – a conoscere il vero Dio per divenire le persone che possiamo e dobbiamo essere.
L’antifona di Offertorio di oggi è tratta dal salmo 16 (Sal 16, 5.6.7) con il seguente testo:
“Perfice gressus meos in semitis tuis, ut non moveantur vestigia mea.
Inclina aurem tuam et exaudi verba mea;
mirifica misericordias tuas, qui salvos facis sperantes in te, Domine.”
(Rendi saldi i miei passi sui tuoi sentieri, perché non vacillino i miei piedi;
piega il tuo orecchio e ascolta le mie parole;
rendi mirabili le tue misericordie, tu che salvi quelli che sperano in te, Signore).
La musica allegata è di Orlando di Lasso (1532-1594), e proviene dal libro dal Magnum opus musicum pubblicato a Monaco nel 1604 (Orlando di Lasso, Magnum opus musicum [Monachii es typographia Nicolai Hanrici, 1604]). L’interpretazione, dal vivo, è della Cappella Musicale del Duomo di Milano alla Celebrazione Capitolare del 16 giugno 2024.
Buona domenica e un caro saluto.