Liturgia&Musica

Immacolata Concezione

di Massimo Palombella

Carlo Portelli, “Disputa sull’Immacolata Concezione”, 1555, Santa Croce, Cappella Medici (Firenze).

L’Immacolata Concezione di Maria è un Dogma di fede proclamato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla “Innefabilis Deus”, secondo il quale la Vergine Maria è stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.
Celebrare la Solennità odierna è per ognuno di noi un motivo di speranza perché ci indica una chiara direzione della storia verso il trionfo della grazia sul peccato, della vita sulla morte, della verità sulla menzogna…
Come Maria siamo invitati a comprendere ed abbracciare la nostra personale “storia di salvezza”, di “vita in abbondanza”. Occorre allora, in ogni momento della nostra vita “lasciare le reti” accettare la sfida di camminare, di seguire Colui che solo può condurci alla verità, al senso, al vero compimento di ogni nostro desiderio.

L’antifona di Offertorio della celebrazione odierna è tratta dal Vangelo di Luca (Lc 1, 28.42). Qui si propone una versione testuale diffusa in composizioni polifoniche del medio e tardo XVI secolo:
“Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum;
benedicta tu in mulieribus,
et benedictus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta Maria, regina caeli, dulcis et pia;
o Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus,
ut cum electis te videamus.”

(Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te;
tu sei benedetta fra le donne,
e benedetto è il frutto del tuo seno.
Santa Maria, regina del cielo, dolce e pia,
o Madre di Dio, prega per noi peccatori,
affinché possiamo guardarti con gli eletti).

La musica allegata è di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), e proviene dal primo libro dei Mottetti a quattro voci pubblicato a Roma nel 1564 (Io: Petri Aloisi Praenestini, Motecta Festorum totius anni cum Communi Sanctorum [Venetijs apud Antonium Gardanum, 1564])
L’interpretazione è della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”. Il brano musicale è contenuto nel CD “Palestrina” edito da Deutsche Grammophon nel 2016.

Buona Festa e un caro saluto.

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