V Domenica del Tempo Ordinario/C
di Massimo Palombella
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Nel Vangelo di oggi (Lc 5,1-11) Gesù, presso il lago di Gennèsaret chiama Simone e i suoi due soci, Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo. È interessante notare che quando permettiamo al Signore di entrare in modo autentico, vero nella nostra vita, non esiste una “violenza”, un cambio radicale della nostra identità, ma fondamentalmente un allargamento smisurato dei nostri orizzonti. Infatti, Simone era un pescatore e, dopo l’incontro con Gesù, tale rimane, ma con un orizzonte radicalmente mutato: da pesci dovrà pescare uomini. Incontrare davvero il Signore, lasciare spazio nella nostra vita a Lui, significa comprendere lentamente il nostro “poter essere” che, spesso, si distanzia da ciò che ci siamo dati il permesso di essere, o dagli orizzonti che un’educazione, una specifica cultura ci hanno implicitamente comunicato. Ed è proprio nell’allargamento dei nostri orizzonti che noi incontriamo la realtà, viviamo nella realtà, diveniamo le persone che possiamo e dobbiamo essere e assaporiamo cosa significa “vita in abbondanza”. Come Simone possiamo correre il rischio di consumare la nostra esistenza nel limitato orizzonte di un lago, oppure accettare di “seguire” il Signore e cioè metterci in cammino, muoverci, “lasciare”, operare quelle necessarie “separazioni”. Non sappiamo dove questo viaggio ci condurrà e neanche cosa dovremo affrontare, come non lo sapeva Simone che da povero pescatore si ritrovò ad essere Pietro.
L’introito della Celebrazione odierna è tratto dal salmo 94 (Sal 94, 6. 7. 1) con il seguente testo:
Venite, adoremus Deum et procidamus ante Dominum:
ploremus ante eum, qui fecit nos:
quia ipse est Dominus Deus noster.
(Venite, adoriamo Dio, e prostriamoci davanti al Signore;
piangiamo davanti a lui, che ci ha fatto,
poiché egli è il Signore nostro Dio).
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. La traccia musicale di trova su YouTube dove non sono presenti indicazioni circa l’interpretazione.
Buona domenica e un caro saluto.