Liturgia&Musica

Festa della Presentazione del Signore

di Massimo Palombella

Ambrogio Lorenzetti (1290–1348), Presentazione di Gesù al tempio, 1342 (Galleria degli Uffizi, Firenze)

Nella Celebrazione odierna si ricorda l’avvenimento della vita di Gesù narrato nel secondo capitolo del Vangelo di Luca (Lc 2, 22-39) e cade 40 giorni dopo la Solennità del Natale. È chiamata popolarmente “Candelora” perché oggi si benedicono le candele, segno di Cristo “luce per illuminare le genti”. Precedentemente la festa odierna era anche detta della “Purificazione di Maria” perché, secondo l’usanza ebraica, al momento della presentazione del figlio primogenito al Tempio, avveniva anche la purificazione della madre. Anticamente la festa odierna veniva celebrata il 14 febbraio (40 giorni dopo l’epifania). Nel VI secolo, Giustiniano I di Bisanzio anticipò la festa al 2 febbraio.

Oggi il Cantico di Simeone potrebbe sfidare la nostra vita. Infatti, l’aver visto il Signore ha colmato la sua esistenza, la sua attesa, la sua ricerca di senso. Ascoltare il nostro bisogno di “vita in abbondanza”, di compimento, e accettare la sfida di cercare tutto questo dentro di noi, è il cammino nel quale il Signore ci attende per donarci quella gioia che solo può colmare la nostra vita.

L’offertorio della Celebrazione odierna è tratto dal Salmo 44 (Sal 44, 3) con il seguente testo:
Diffusa est gratia in labiis tuis:
propterea benedixit te Deus in aeternum.

(Diffusa è la grazia sulle tue labbra, perciò Dio ti ha benedetto in eterno e per i secoli dei secoli).
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. La traccia musicale si trova su YouTube dove non sono presenti indicazioni circa l’interpretazione.

Buona domenica e un caro saluto.

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