Solennità di Maria Santissima Madre di Dio
di Massimo Palombella
La festa odierna è strettamente connessa con il titolo di Theotokos attribuito a Maria dal Concilio di Efeso del 431.
Nel 1931 papa Pio XI incluse questa festa nel Calendario Romano per commemorare il Concilio di Efeso fissandone la fata l’11 ottobre.
La riforma Liturgica del Concilio Vaticano II trasferì questa festa all’ultimo giorno dell’Ottava di Natale con il grado di solennità.
Nel Rito Ambrosiano la Celebrazione odierna è collocata nella VI domenica di Avvento (quella che precede il Natale), chiamata “Domenica della Divina Maternità della Beata Vergine Maria” o “Domenica dell’Incarnazione”. L’ultimo giorno dell’Ottava di Natale nel Rito Ambrosiano si celebra la Solennità della Circoncisione del Signore.
La Maternità di Maria ci conduce nuovamente all’essenza del Cristianesimo, un Dio fatto uomo, una persona, quella di Gesù, dove vi è la pienezza dell’umanità e della divinità.
Credere nel Dio Cristiano non è fuggire dalla storia ma incontrarla e viverla, non è evitare le relazioni per illuderci di incontrare un fantomatico dio, ma vivere le relazioni, maturare umanamente nelle relazioni e trovare Dio nelle nostre relazioni umane.
Il Dio Cristiano, se davvero incontrato esistenzialmente nella nostra vita, conduce lentamente ognuno di noi alla realtà, alla necessaria comprensione di sé, ad una sana concretezza, a non fuggire dalla storia, a riconoscerlo e incontrarlo in ogni persona, a fare il proprio lavoro con professionalità, a non fuggire i problemi, a non confondere la verità, la giustizia e la misericordia con uno sterile “buonismo” volto solo a stare perversamente tranquilli… In sostanza incontrare il Dio Cristiano significa comprendere che lo stesso Dio e la verità di me mi attendono solo e soltanto nella storia, nella realtà, nelle relazioni, proprio perché qui – e solo qui – il Dio Cristiano si è rivelato.
L’antifona di Offertorio della Celebrazione odierna ha il seguente testo:
“Felix namque es, sacra Virgo Maria,
et omni laude dignissima:
quia ex te ortus est sol justitiae,
Christus Deus noster.”
(Felice davvero sei, santa Madre di Dio,
e degna di ogni lode,
perché da te è sorto il sole di giustizia,
Cristo Dio nostro.)
La musica allegata è di William Byrd (1543-1623), tratta dal Primo Libro dei Graduali e della Canzoni Sacre edito a Londra nel 1610 (Gulielmo Byrde, Gradualia ac Cantiones Sacrae, quinius, quaternis, trinisque vacibus concinnatae. Liber Primus [Londini, Excudebat H. L. Impensis Ricardi Redmeri 1610]).
Interpretazione: The Cardinall’s Musick diretti da Andrew Carwood. La traccia Musicale è reperibile nel CD “Byrd: Cantiones sacrae 1589; Propers for Lady Mass from Christmas to the Purification” edito nel 2001 da ASV Ltd.
Buona solennità, felice anno nuovo e un caro saluto.