XVII Domenica del Tempo Ordinario/A
di Massimo Palombella
Buona XVII domenica del Tempo Ordinario.
Nel Vangelo di oggi (Mt 13, 44-52) Gesù , per descrivere il “regno dei cieli”, continua a parlare in parabole.
Il “regno dei cieli”, di cui il Vangelo ci parla all’interno di un linguaggio e una cultura semitica, rappresenta sostanzialmente ciò che una persona può davvero desiderare dalla vita. Il “regno dei cieli” è allora una vita piena di senso, un’esistenza dove mi sento amato, riconosciuto, dove posso amare, dove tutto è sanamente collocato, dove non ci sono più “rancori” o vendette da fare… Dove
tutto è – non senza fatica e sofferenza – rappacificato.
Il “regno dei cieli” posso comprenderlo solo all’interno della dinamica di un cammino, talvolta lento e anche difficoltoso. E il “regno dei cieli” nella mia vita lo costruisco e rinnovo con scelte quotidiane. Devo allora continuare a “vendere tutto” per il tesoro nel campo o la perla preziosa, devo cercare e trovare la strada per rinnovare il mio “amore”, essere capace di fare le giuste scelte per custodirlo, esattamente come si custodisce una pietra preziosa, un orologio di valore…
Non sempre saprò cosa fare, e talvolta mi sembrerà anche di aver sbagliato strada, di “girare a vuoto”… Ma davvero “tutto concorre al bene, per coloro che amano Dio”, così come ci dice la seconda lettura di oggi (Rm 8, 28-30). Allora il Signore davvero guida la nostra vita, fa crescere silenziosamente in noi il “regno dei cieli” anche – e soprattutto – quando non sappiamo cosa fare, quando ci sentiamo persi, quando non abbiamo più la forza – e la voglia – di continuare a camminare…
L’antifona di Offertorio di oggi è tratta dal Salmo 29 (Sal 29,2-3) con il seguente testo:
“Exaltabo te, Domine, quoniam suscepisti me, nec delectasti inimicos meos super me: Domine clamavi ad te, et sanasti me”
(Ti esalterò, Signore, perché mi hai accolto e non hai fatto gioire i miei nemici su di me: Signore, ho gridato a te e tu mi hai guarito)
La musica allegata è di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), e proviene dal libro degli “Offertoria totius anni” pubblicato a Roma nel 1593 (IOAN. PETRO ALOYSIO PRAENESTINO, Offertoria totius anni [Romae, Apud Franciscum Coattinum, 1593])
L’interpretazione è della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”. Il brano musicale è contenuto nell’CD “O Crux benedicta” edito da Deutsche Grammophon nel 2019.
Buona domenica e un caro saluto.