Liturgia&Musica

V Domenica di Pasqua/C

di Massimo Palombella

Philippe de Champaigne (1602-1674), L'ultima cena (Musée des Beaux-Arts, Lione)
Philippe de Champaigne (1602-1674), L’ultima cena (Musée des Beaux-Arts, Lione)

Nel Vangelo di oggi (Gv 13, 31-33a. 34-35) Gesù dà agli Apostoli il “comandamento nuovo”, quello di amarsi gli uni gli altri come lui stesso ha amato loro.

Il comandamento “nuovo” di Gesù è tale perché lentamente può rendere “nuova” la nostra vita. Infatti, lasciarsi sfidare da Gesù nelle nostre relazioni, significa riconoscere e prendere le distanze da profondi stilemi culturali-educativi che informano impercettibilmente il nostro relazionarci.

Una certa idea di giustizia dove chi ha sbagliato deve pagare, chi è stato offeso, calunniato deve, in qualche modo, rimettere le cose a posto in una sorta di logica vendicativa che ristabilisce l’ordine delle cose, tutto ciò, questa precisa idea di giustizia, se siamo onesti, non appartiene al Vangelo e, in ultima istanza, non ci fa del bene.

Imparare a guardare “oltre” è ciò che lentamente rende “nuova” la nostra vita, è ciò che permette di trasformare la nostra fede da un’idea astratta ad un fatto concreto.

Imparare – non senza fatica e sofferenza – che le grandi cose si devono perdonare e le piccole non occorre considerarle, è entrare nella logica del Vangelo che ci porta a fare “nuova” la nostra vita, a vivere meglio, a divenire, ogni giorno di più, le persone che possiamo e dobbiamo essere.

L’antifona di Offertorio di oggi è tratta dal Salmo 65 (Sal 65, 1.2.16) con il seguente testo:
Iubilate Deo, universa terra, psalmum dicite nomini eius.
Venite, et audite, et narrabo vobis, omnes qui timetis Deum,
quanta fecit Dominus animae meae, alleluia.

(Terra tutta alza a Dio voci di giubilo, proclama un salmo al suo nome.
Venite e ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e vi racconterò quanto ha fatto il Signore per l’anima mia, alleluia).

La musica allegata è di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), e proviene dal libro degli “Offertoria totius anni” pubblicato a Venezia nel 1594 (Giovanni Pierluigi da Palestrina, [Venetiis, apud Angelum Gardanum 1594]). L’interpretazione, dal vivo, è della Cappella Musicale del Duomo di Milano al concerto (nell’ambito dei concerti per i 500 anni della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina) tenutosi a Milano nella Chiesa di San Gottardo in Corte l’8 maggio 2025.

Buona domenica e un caro saluto.