Solennità di Maria assunta in cielo
di Massimo Palombella
Le origini della festa dell’Assunzione si trovano in Oriente, nella metà del VI secolo, come risulta dalla narrazione dei pellegrini che hanno visitato Gerusalemme in quegli anni. Verso la fine del secolo VII, l’imperatore Maurizio estende la festa a tutte le regioni dell’Impero, fissandola al 15 agosto.
Il Dogma, la verità di fede, circa l’Assunzione di Maria in cielo fu proclamato da Papa Pio XII il 1° novembre del 1950 con la Costituzione Apostolica “Munificentissimus Deus”. Tale dogma è l’ultimo storicamente definito nella Chiesa.
Maria Assunta in cielo ci indica una precisa meta, un punto certo di arrivo di ogni nostro atto umano.
La nostra storia, le gioie, i dolori, l’amare, la passione, la fatica, i successi, i fallimenti, le nostre lacrime… Nulla verrà perso, ma tutto sarà trasformato, trasfigurato in senso, in “vita in abbondanza”, in pienezza di umanità.
Noi vedremo Dio faccia a faccia, e solo questo sarà il compimento di tutto, ciò che darà senso ad ogni frammento della nostra vita.
L’antifona di Comunione della Celebrazione odierna è tratta dal primo capitolo del Vangelo di Luca (Lc 1, 48. 49) con il seguente testo:
“Beatam me dicent omnes generationes,
quia fecit mihi magna qui potens est.”
(Tutte le generazioni mi diranno beata,
perché l’Onnipotente ha fatto in me grandi cose).
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione è della Choralschola der Wiener Hofburgkapelle dirett da Hubert Dopf. La traccia musicale è reperibile nel CD “Gregorian Chant for the Church Year” pubblicato da Universal International Music B.V. nel 1997.
Buona Solennità e un caro saluto.