XIV Domenica del Tempo Ordinario/B
di Massimo Palombella
Nel Vangelo di oggi (Mc 6, 1-6) Gesù, andando nella sua patria, è, in qualche modo, rifiutato da coloro i quali lo conoscevano.
Anche noi possiamo trovarci nella stessa situazione delle persone descritte nel Vangelo. Infatti – forse in modo inconsapevole -, portiamo con noi delle “precomprensioni” che sono frutto della nostra storia, dell’educazione ricevuta.
Può capitare che creiamo – o non abbandoniamo – precomprensioni sostanzialmente per difenderci, per la paura della realtà.
Vivere con cose “certe e sicure”, con risposte sempre chiare e definite su qualunque cosa, ci mette in una situazione di apparente pace, ci rende superficialmente forti e sicuri e ci illude di vivere. E, senza renderci conto, ci aggrappiamo a sicurezze, a schemi, ad assiomi che, tenendoci fermi, a lunga gettata, ci impediscono di maturare, di crescere professionalmente, di sperimentare, sostanzialmente, di vivere davvero.
Il Signore ci attende “oltre” le nostre precomprensioni, i nostri schemi, l’educazione ricevuta, le nostre cose “certe e sicure”, esattamente come nel Cantico dei Cantici l’innamorata trova il suo amato “oltre” lo schema della ronda delle guardie: “Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda: “Avete visto l’amato del mio cuore?”. Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l’amato del mio cuore.” (Ct 3, 3).
Ma, quando andiamo “oltre” i nostri schemi, le nostre “precomprensioni” ci ritroviamo deboli e indifesi, esattamente nella situazione dove il Signore ci sta attendendo perché – come ci dice la seconda lettura di oggi (2 Cor 12, 7-10), “Quando sono debole, è allora che sono forte”.
Il Graduale della Celebrazione odierna è tratto dal Salmo 70 (Sal 70, 3. 1) con il seguente testo:
“Esto mihi in Deum protectórem, et in locum refúgii, ut salvum me fácias.
Deus, in te sperávi: Dómine, non confúndar in ætérnum.”
(Sii per me Dio protettore e luogo di rifugio per salvarmi. Dio, in te ho sperato:
Signore, che io non sia confuso in eterno).
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. La traccia musicale è reperibile su YouTube dove non sono presenti indicazioni circa l’interpretazione.
Buona domenica e un caro saluto.