IV Domenica di Pasqua/B
di Massimo Palombella
Nel Vangelo di oggi (Gv 10, 11-18) Gesù si definisce il “buon pastore” che “dà la propria vita per le pecore”.
La relazione tra Gesù e le sue pecore è di “conoscenza” (il verbo greco usato è γινώσκω [ginóskó]) che indica un rapporto intimo, di fiducia, di consegna vicendevole. In sostanza, un tipo di relazione “personale” che, nel rapporto con il Signore, si pone come un lento cammino capace di condurci ad una sana conoscenza di noi stessi e alla ricerca di una qualità relazionale con chi ci circonda.
Concretamente, la nostra relazione con il Signore, in modo impercettibile, potrebbe essere confinata in stilemi ricevuti da un’educazione, da una cultura dove siamo cresciuti.
Possiamo, infatti, avere una “pratica religiosa”, ma non necessariamente e automaticamente una relazione con il Signore.
Essere in una “relazione”, in un rapporto intimo significa progettare la propria vita, fare le proprie scelte tenendo conto in modo sostanziale dell’”altro”, e non semplicemente chiedendone la “benedizione” su cose già decise.
Ma, potrebbe anche succedere che, sempre in modo impercettibile, in qualche modo noi teniamo “lontana” la relazione con il Signore perché percepiamo che tale relazione ci obbliga a dirci la verità, ad affrontare questioni insolute, a non fuggire più…
Qualunque sia oggi la nostra relazione con il Signore, Lui non smette di bussare alla nostra porta, di prendersi cura di noi, di cercarci quando ci perdiamo, di condurci dolcemente – ma con fermezza – alla “vita in abbondanza”.
L’antifona di Comunione della Celebrazione odierna è tratta dal capitolo X del Vangelo di Giovanni (Gv 10, 14) con il seguente testo:
“Ego sum pastor bonus, alleluia,
et cognosco oves meas, et cognoscunt me meae, alleluia, alleluia.”
(Io sono il pastore buono , alleluia
io conosco le mie pecore le mie pecore conoscono me, alleluia, alleluia).
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione è del Coro dell’Abbazia di San Pietro di Solesmes.
Buona Domenica e un caro saluto.