Domenica delle Palme/B
di Massimo Palombella
La Celebrazione odierna ha origine a Gerusalemme nel IV secolo. Nel V secolo a Roma la Domenica delle Palme era caratterizzata dalla lettura della Passione del Signore. Con il Pontificale Romano-Germanico del X secolo la processione diviene una consuetudine che viene consolidata a Roma nel secolo XI.
Con la Domenica delle Palme la Chiesa ci conduce nella Settimana Santa, settimana chiamata “autentica” nella Liturgia Ambrosiana, nel senso di “eminente” fra tutte le settimane dell’Anno Liturgico.
Tanti personaggi vengono oggi scolpiti nella lettura della Passione, e lo stesso succederà il Venerdì Santo.
In tutto ciò che prende forma nella lettura della Passione, e cioè i tradimenti, il non assumersi le responsabilità, il portare con Gesù la croce… Troviamo il famoso Graduale che accomuna la Domenica delle Palme e il Venerdì Santo, dove, qualunque sia il nostro atteggiamento nella Passione del Signore, ci viene dolcemente ricordato che Gesù, per ognuno di noi, si è fatto obbediente fino alla morte, e alla morte di croce.
Il citato Graduale della Celebrazione odierna è tratto dal II capitolo della Lettera di Paolo Apostolo ai Filippesi (Fil 2. 8. 9) con il seguente testo:
“Christus factus est pro nobis obœdiens usque ad mortem crucis.
Propter quod et Deus exaltavit illum, et dedit illi nomen, quod est super omne nomen.”
(Cristo per noi si è fatto obbediente sino alla morte.
Cristo per noi si è fatto obbediente sino alla morte, e alla morte in croce).
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione, dal vivo, è della Cappella Musicale del Duomo di Milano al Concerto tenuto nella Basilica di san Giovanni Battista a Busto Arsizio il 24 febbraio 2024.
Buona domenica e un caro saluto.