Liturgia&Musica

II Domenica di Quaresima/B

di Massimo Palombella

Tintoretto, Trasfigurazione – Chiesa di S. Angela Merici – Brescia

Nel Vangelo di oggi (Mc 9,2-10) Gesù, su un alto monte, è trasfigurato davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni e le sue vesti divengono splendenti, bianchissime. In questo contesto i presenti odono una voce da una nube: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».

Nella nostra vita ci sono stati e ci sono momenti nei quali abbiano fatto e facciamo autentica esperienza del vero Dio e capiamo noi stessi, la nostra esistenza, l’unità profonda e il senso della nostra storia. Sono momenti dove l’essenziale della vita è compreso, dove il nostro futuro è svelato nella sua vera, autentica collocazione, e dove il senso, la forza che viene dal vero Dio vince la nostra paura, i nostri dubbi, ciò che blocca la nostra vita.

L’esperienza di Dio, del vero Dio, è capace di cambiare la nostra vita, di condurci a fare scelte per la verità e non per la paura, ci dona la forza di operare le necessarie separazioni che solo ci permettono di vivere in pienezza, ci insegna la vera e raffinata carità, ad iniziare da quella che dobbiamo imparare ad avere verso noi stessi.

Fare esperienza del vero Dio, non di quello che ci inventiamo per illuderci di stare bene, altro non è che gustare la “vita in abbondanza”.

L’antifona di comunione della Celebrazione odierna è tratta dal capitolo 17 del vangelo di Mattero (Mt 17, 9) con il seguente testo:
“Visionem quam vidistis, nemini dixeritis,
donec a mortuis resurgat Filius hominis.”

(Non raccontate a nessuno la visione che avete avuto,
finché il Figlio dell’uomo non risorga dai morti).

La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione è dei “Gloriæ Dei Cantores” diretti da Elizabeth C. Patterson. La traccia musicale è reperibile nel CD “The Chants of Transfiguration” pubblicato da Naxox of America nel 2013.

Buona domenica e un caro saluto.

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