Liturgia&Musica

Solennità di Pentecoste

di Massimo Palombella

Tiziano Vecellio, Discesa dello Spirito Santo, 1545-1546 circa (Basilica di Santa Maria della Salute, Venezia)

La celebrazione odierna, 50 giorni dopo la Pasqua, conclude il Tempo Pasquale e compie Incarnazione. Infatti, lo stesso Figlio del Padre che diviene carne nel grembo di Maria, vive la sua esistenza storica, patisce, muore, risorge, ascende al cielo, manda lo Spirito Santo perché ognuno di noi possa “conoscere”, discernere la Sua presenza nell’intimità della nostra vita e negli avvenimenti della storia. È lo Spirito santo che ci rende capaci, nella fede, di incontrare il Signore nei segni della storia nell’attesa di essere con lui per sempre.

“Dallo Spirito l’anticipata conoscenza delle cose future, l’approfondimento dei misteri, la percezione delle cose occulte, le distribuzioni dei doni, la familiarità delle cose del cielo, il tripudio con gli angeli. Da lui la gioia eterna, da lui l’unione costante e la somiglianza con Dio, e, cosa più sublime d’ogni altra, da lui la possibilità di divenire Dio. (Dal trattato «Su lo Spirito Santo» di san Basilio Magno, vescovo [Cap. 9, 22-23; PG 32, 107-110]).

L’antifona di Offertorio della solennità odierna è tratta dal Salmo 67 (Sal 67, 29-30) con il seguente testo:
“Confirma hoc, Deus, quod operatus es in nobis;
a templo tuo, quod est in Ierusalem, tibi offerent reges munera, alleluia.”

(Conferma, o Dio, ciò che hai operato in noi,
dal tuo tempio in Gerusalemme i re offriranno doni, alleluia).

La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione è dei “Cantori Gregoriani” diretti da Fulvio Rampi. La tracci musicale è reperibile nel CD “Spiritus Domini” pubblicato da “Paoline Editoriale Audiovisivi” nel 1996.

Buona domenica e un caro saluto.

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