II Domenica di Quaresima/A
di Massimo Palombella
Nel Vangelo di oggi (Mt 17, 1-9) Gesù, salito su un alto monte, si trasfigura davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni: “Il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui”.
Davanti alla manifestazione della gloria di Dio che è la pienezza della nostra umanità, l’essenza di ogni nostro desiderare, Pietro ha la tentazione di fermare quel momento e dice: “Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia”.
È interessante notare come Sant’Agostino, nel suo discorso 78 commenta l’atteggiamento dell’Apostolo Pietro: “Scendi, Pietro; desideravi riposare sul monte: scendi; predica la parola di Dio, insisti in ogni occasione opportuna e importuna, rimprovera, esorta, incoraggia usando tutta la tua pazienza e la tua capacità. Lavora, affaticati molto, accetta anche sofferenze e supplizi affinché, mediante il candore e la bellezza delle buone opere, tu possegga nella carità ciò ch’è simboleggiato nel candore delle vesti del Signore”.
Se la nostra relazione con Dio è autentica, la nostra vita lentamente migliora, diveniamo capaci di “muoverci”, di andare oltre il nostro pigro “stazionare”, troviamo il coraggio di dirci e fare la verità, di passare dentro le nostre paure, di attuare quelle decisioni che ci stanno attendendo da tempo. Il vero Dio ci sprona, ci condure dall’illusione alla realtà, ci fa il dono di divenire lentamente le persone che possiamo e dobbiamo essere.
Il Tratto della celebrazione odierna proviene dal salmo 59 (Sal 59, 4.6) con il seguente testo:
“Commovisti Domine terram, et conturbasti eam.
Sana contritiones eius, quia mota est.
Ut fugiant a facie arcus, ut liberentur electi tui.
(Signore, hai agitato la terra, l’hai sconvolta.
Sana le sue fratture poiché è stata scossa.
Fuggano di fronte all’arco, perché i tuoi eletti siano liberati).
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione è della Choralschola der Wiener Hofburgkapelle diretta da Hubert Dopf. La traccia musicale è rintracciabile nel CD “Gregorian Chant for the Church Year” pubblicato da Universal International Music B.V. nel 1991.
Buona domenica e un caro saluto.