Liturgia&Musica

Solennità dell’Epifania

di Massimo Palombella

Andrea Mantegna, Adorazione dei Magi, 1497-1500, (Getty Museum, Los Angeles)

Nel III secolo i cristiani iniziarono ad indicare con il termine “Epifania” le manifestazioni divine di Gesù. Tra queste manifestazioni tre furono particolarmente sottolineate: l’adorazione da parte dei Magi (Mt 2,1-12), il Battesimo di Gesù al Giordano (Mt 3,13-17) e il primo miracolo avvenuto a Cana di Galilea (GV 2,1-11).
I Magi seguono la stella, si muovono, compiono delle azioni affinché il loro desiderio si trasformi in realtà.
Come i Magi, anche noi siamo chiamati a muoverci, a trasformare il nostro desiderio in realtà, e, in questo processo, a purificare, a rendere vero e reale il nostro stesso desiderare.
Non si muovono coloro i quali, forse inconsciamente, vogliono mantenere e consolidare il loro piccolo potere, come, in qualche modo, faceva Erode.
L’unica nostra forza, il nostro vero “potere”, se siamo onesti, è vivere nella verità, cercare e fare la volontà di Dio per essere ogni giorno di più capaci di “realtà”, di adeguatezza alla vita.
Occorre seguire la stella anche quando non brilla più o, forse, quando non siamo più capaci di capire dove sta brillando. È un viaggio fatto di sicurezze e cammino spedito, buio e fermate, felicità, fatica e anche, talvolta, smarrimento.
Non sappiamo quanto sarà lungo il viaggio e dove la stella ci condurrà. L’unica cosa certa è che, come i Magi, alla fine del viaggio proveremo una grande gioia.
L’antifona al Magnificat dei secondi Vespri della solennità odierna ha il seguente testo:
“Tribus miraculis ornatum diem sanctum colimus:
hodie stella magos duxit ad praesepium;
hodie vinum ex aqua factum est ad nuptias;
hodie in Iordane a Ioanne Christus baptizari voluit,
ut salvaret nos, alleluia.”

(Tre prodigi celebriamo in questo giorno santo:
oggi la stella ha guidato i magi al presepio,
oggi l’acqua è cambiata in vino alle nozze,
oggi Cristo è battezzato da Giovanni nel Giordano
per la nostra salvezza, alleluia).

La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dall’ Antiphonale Romanum II pubblicato a Solesmes nel 2009. L’interpretazione è della “Nova Schola Gregoriana” diretta da Alberto Turco. La traccia musicale è rintracciabile nel CD “Chant Grégorien: In Nativitate Domini – In Epiphania Domini” pubblicato da Arion nel 2010.

Buona solennità e un caro saluto.

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