Liturgia&Musica

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario, solennità di Cristo Re/C

di Massimo Palombella

Cristo con quattro angeli, (Basilica Sant’Apollinare Nuovo, Ravenna, Italy)

La festa odierna, che conclude l’Anno Liturgico, fu istituita da Papa Pio XI l’11 dicembre del 1925 con l’Enciclica “Quas Primas”.

Celebrare Cristo “re” significa riconoscere in lui una particolare regalità che si identifica con una “autorevolezza”. Il suo essere “re” è intriso di forza e debolezza. Una forza che ha fatto lasciare a Pietro il suo piccolo mondo di pescatore per seguirlo, che ha fatto scendere Zaccheo dal sicomoro e dare la metà dei suoi beni ai poveri, che ha fatto abbandonare a Matteo il banco delle imposte. Ma, insieme, esiste in Gesù la “debolezza” di un Dio umiliato, schiaffeggiato, sputacchiato, messo in croce. Un Dio che si è fermato e consegnato davanti alla nostra libertà.

La sua regalità, intrisa di forza e debolezza, è il modello della nostra vita, la vera chiave per vivere “in abbondanza”. Infatti, la nostra vera forza coincide con la nostra debolezza accettata e amata, e, solo in questa strada, possiamo divenire credibili non in forza dei ruoli che ricopriamo ma solo e soltanto per ciò che in verità siamo.

L’antifona di Comunione della Celebrazione odierna è tratta dal Salmo 28 (Sal 28, 10b. 11b) con il seguente testo:

“Sedébit Dóminus Rex in aetérnum: Dóminus benedícet pópulo suo in pace.”

(Siederà il Signore re in eterno; il Signore benedirà il suo popolo con la pace).

La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. La traccia musicale si trova su YouTube dove non sono presenti indicazioni circa l’interpretazione.

È interessante confrontare questa antifona del Rito Romano con il Rito Ambrosiano, dove lo stesso testo è collocato nel “Transitorium” (“Sedébit Dóminus Rex in aetérnum: Dóminus benedícet pópulo suo in pace.”) che, sostanzialmente, coincide con l’antifona di Comunione del citato Rito Romano.
Per quanto compete il Rito Ambrosiano, la musica allegata, in Canto Ambrosiano, è tratta dall’Antiphonale Missarum Iuxta Ritum Sanctæ Ecclesiæ Mediolanensis, pubblicato a Roma nel 1935, che, ad oggi, è l’unico libro “ufficiale” di Canto Ambrosiano per la Celebrazione Eucaristica. L’interpretazione è della Cappella Musicale del Duomo di Milano alla Celebrazione nella Solennità di Cristo Re il 13 novembre 2022 ()

Buon domenica e un caro saluto.

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