Liturgia&Musica

XXX Domenica del Tempo Ordinario/C

di Massimo Palombella

Abside dell’abbazia di Santa María de la Oliva (Carcastillo, Navarra, Spagna), delimitata dai gradini dell’altare e dalle colonne della parete

Nel Vangelo di oggi (Lc 18, 9-14), attraverso la parabola del fariseo e pubblicano, Gesù focalizza un aspetto importante e insieme delicato della nostra relazione con Dio.
Esistono dei mezzi che ci conducono ad un fine. Il fine è l’avere una relazione viva e vivificante con Dio, una relazione di amore che stabilizza la nostra vita portandoci lentamente a collocare ogni realtà della nostra esistenza. Una relazione che, per essere tale, necessita fiducia e consegna, una relazione non statica ma dinamica che continuamente ci porta ad andare “oltre”.
I mezzi per realizzare questa relazione sono la preghiera, l’ascesi, il digiuno, l’intelligente conoscenza di noi stessi, la sana disciplina… Ma quando questi mezzi divengono il fine ci troviamo nella stessa situazione del fariseo che si illude di possedere Dio perché fa delle cose, si illude di essere “a posto” perché semplicemente adempie a dei precetti. In questa logica non c’è più “relazione” con Dio che, una volta di più, diviene una nostra invenzione per illuderci di stare bene.
Il vero Dio ci attende “oltre” i nostri compiacimenti, “oltre” i nostri risultati e la nostra capacità di ascesi. Ci attende con i nostri insoluti, con ciò che, attraverso grandi esercizi e ascesi, facciamo di tutto per tenere lontano. Ci attende senza difese, con le nostre paure, per volerci bene come davvero abbiamo bisogno.

Il versetto alleluiatico gregoriano della Celebrazione odierna è tratto dal Salmo 147 (Sal 147,1) con il seguente testo:
“Alleluia. Lauda, Ierusalem, Dominum: lauda Deum tuum, Sion”

(Alleluia. Gerusalemme, loda il Signore; loda il tuo Dio, Sion).

La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione è de “The Cistercian Monks of Stift Heiligenkreuz”. La traccia musicale è rintracciabile nel CD “Chant for Peace” edito da Deutsche Grammophon nel 2015.

Buona domenica e un caro saluto.

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