Liturgia&Musica

XVI Domenica del Tempo Ordinario/C

di Massimo Palombella

Johannes Vermeer, Gesù nella casa di Marta e Maria (1654-1656), National Galleries of Scotland

Nel Vangelo di oggi (Lc 10, 38-42) viene narrato il celebre incontro tra Gesù, Marta e sua sorella Maria. È interessante soffermarsi su quanto Gesù dice a Marta: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno”. Infatti, come Marta, anche noi ci affanniamo e agitiamo per molte cose che fondamentalmente appartengono alle questioni della nostra storia non collocate e accettate. Ci affanniamo per un po’ di considerazione, ci agitiamo quando ci ritroviamo a rivivere relazioni ancestrali non risolte, investiamo tanta energia davanti alla paura di non riuscire, di fallire, di rimanere soli, di infrangere un’immagine di noi stessi, di lasciare apparenti sicurezze.

La sola cosa di cui abbiamo bisogno è imparare lentamente – e non senza sofferenza – ad andare oltre le nostre agitazioni, i nostri affanni, le nostre paure per trovare la verità di noi. Se Dio esiste nella mia vita ed è un reale interlocutore, allora lentamente dovrei comprendere che l’unica cosa importante è “gettare in lui il mio affanno” (cf. Sal 55,22), “gettare in lui ogni mia preoccupazione, perché lui ha cura di me” (cf. 1 Pt 5, 6-7).

“Scegliere la parte migliore”, come ha fatto la sorella di Marta, Maria, è investire sulla vera qualità della nostra vita, è saper fare quelle importanti e necessarie separazioni che ci fanno persone davvero libere, è entrare nella logica che il nostro valore non è in quello che facciamo ma in ciò che siamo, e che le vere sfide, quelle che ci conducono ad essere le persone che possiamo e dobbiamo essere, sono dentro di noi, dove Dio, il vero Dio ci attende e non smetterà mai di attenderci.

L’antifona di Comunione della Celebrazione odierna è tratta dal X capitolo del Vangelo di Luca (Lc 10, 42) con il seguente testo:
Optimam partem elegit sibi Maria,
quae non auferetur ab ea in aeternum.”

(Maria si è scelta la parte migliore
che non le sarà tolta in eterno).

La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione è del “Choeur des moines de l’Abbaye Sainte-Madeleine du Barroux”. La traccia musicale è rintracciabile nel CD “Abbaye Sainte-Madeleine du Barroux” pubblicato da Éditions Jade nel 2010.

Buona domenica e un caro saluto.

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