Il Giubileo 2025 ha il suo logo
Presentato il logo del Giubileo voluto dal Papa per il 2025.
Durante la conferenza stampa svoltasi ieri in Vaticano nella Sala Regia per illustrare le iniziative giubilari, mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, ha presentato il logo del Giubileo 2025.
Il logo rappresenta quattro figure stilizzate per indicare l’umanità proveniente dai quattro angoli della terra. Sono una abbracciata all’altra, per indicare la solidarietà e fratellanza che deve accomunare i popoli. Si noterà che l’apri-fila è aggrappato alla croce. È il segno non solo della fede che abbraccia, ma della speranza che non può mai essere abbandonata perché ne abbiamo bisogno sempre e soprattutto nei momenti di maggiore necessità. È utile osservare le onde che sono sottostanti e che sono mosse per indicare che il pellegrinaggio della vita non sempre si muove in acque tranquille. Spesso le vicende personali e gli eventi del mondo impongono con maggiore intensità il richiamo alla speranza. È per questo che si dovrà sottolineare la parte inferiore della Croce che si prolunga trasformandosi in un’ancora, che si impone sul moto ondoso. Come si sa l’ancora è stata spesso utilizzata come metafora della speranza. L’ancora di speranza, infatti, è il nome che in gergo marinaresco viene dato all’ancora di riserva, usata dalle imbarcazioni per compiere manovre di emergenza per stabilizzare la nave durante le tempeste. Non si trascuri il fatto che l’immagine mostra quanto il cammino del pellegrino non sia un fatto individuale, ma comunitario con l’impronta di un dinamismo crescente che tende sempre più verso la Croce. La Croce non è affatto statica, ma anch’essa dinamica, si curva verso l’umanità come per andarle incontro e non lasciarla sola, ma offrendo la certezza della presenza e la sicurezza della speranza. È ben visibile, infine, con il colore verde, il Motto del Giubileo 2025, Peregrinantes in Spem.
L’immagine che identifica il Giubileo 2025 è frutto di un Concorso Internazionale al quale hanno partecipato studenti, studi grafici, istituti religiosi, professionisti e studiosi di arte che si sono dovuti confrontare con il tema del pellegrinaggio e della speranza. Sono giunte 294 proposte da 213 città e da 48 Paesi diversi. La fascia di età dei partecipanti è stata dai 6 agli 83 anni. Una Commissione ha valutato i lavori presentati secondo tre criteri: pastorale, perché il messaggio del Giubileo fosse facilmente intuibile; tecnico-grafico, che garantisse una buona fattura grafica per la riproducibilità; estetico, perché il disegno fosse ben fatto e accattivante. Quindi sono stati sottoposti al Papa tre progetti finali perché scegliesse quello che maggiormente lo colpiva. La scelta è caduta sulla proposta di Giacomo Travisani.