Liturgia&Musica

XIII domenica del Tempo Ordinario/C

di Massimo Palombella

Nel Vangelo di oggi (Lc 9, 51-62) Gesù prende la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Letteralmente, dal greco, si potrebbe tradurre “Egli indurì il suo volto per andare a Gerusalemme”, che è un’espressione semitica per indicare risolutezza nell’affrontare un pericolo imminente (cf. Ger 21,10; Ez 6,2; 21,2).

La stessa determinazione, risolutezza Gesù la chiede a coloro che lo seguono e a ognuno dice, come ascolteremo nel Vangelo di oggi, “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio”, “Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio”.

Il linguaggio di Gesù può sembrarci duro, intransigente, “esagerato”. Eppure lo stesso Gesù con pazienza e affetto incontra Pietro, la sua debolezza, la sua incapacità di volergli bene profondamente e consegnargli la vita e disposto solo, forse per paura, ad essergli amico (cf. Gv 21,15-19). Ma Gesù non rinuncia al bene di Pietro, alla verità circa la sua via, al suo vero futuro solo perché in quel preciso momento Pietro non è capace di essere l’uomo che può e deve essere. Gesù ha pazienza, ama Pietro così come in quel momento è e lo stesso fa con ognuno di noi.

Il Signore non rinuncia ai grandi progetti sulla nostra vita solo perché non sappiamo essere risoluti e determinati. Ci attende, ci vuole bene così come siamo per renderci capaci di essere ciò che possiamo e dobbiamo essere. Il Signore ci attende, in mille modi ci sprona, non ci dà pace, proprio perché, in ogni ambito della nostra vita, nell’amare, nel prenderci cura, nelle nostre relazioni, nello studiare, nell’essere genitori, preti, nel progettare e sognare, nell’ambito professionale se non siamo determinati, risoluti, “esagerati”; in fondo siamo automaticamente dei mediocri.

L’antifona di Comunione della Celebrazione odierna è tratta dal Salmo 30 (Sal. 30, 3ab) con il seguente testo:
“Inclina aurem tuam, accelera, ut eruas nos.”

(Piega il tuo orecchio, affrettati e salvaci).

La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. La traccia musicale è reperibile nel CD “Psallite Sapienter: Psalms Of Praise And Penitence” pubblicato nel 1996 da Hartkeriana.

Buona domenica e un caro saluto.

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