Santissima Trinità/C
di Massimo Palombella
La celebrazione odierna della Santissima Trinità, che ci conduce a riflettere sull’identità del Dio cristiano, è un’occasione per riflettere sulla qualità della nostra vita, noi, creati ad immagine di Dio. Infatti, credere un Dio “relazione” di amore significa necessariamente interrogarci circa la relazionalità della nostra vita e allo spazio che ci concediamo per amare ed essere amati. La verità e realtà del nostro essere in relazione ci permette di “umanizzare” la nostra vita in un sano cammino dove l’amare e l’essere amati, passando per la sessualità diviene maternità e paternità attraverso l’esercizio di ciò che più ci rende simili a Dio, la libertà.
L’identità di Dio ci rivela allora, oltre ogni ideologia, la verità della nostra identità che è insieme dono e progetto da realizzare per la vera qualità della nostra vita.
L’antifona di Offertorio della Celebrazione odierna è tratta dal libro di Tobia (cf. Tb 12, 6) con il seguente testo:
11“Benedictus sit Deus Pater,
unigenitusque Dei Filius,
Sanctus quoque Spiritus,
quia fecit nobis cum misericordiam suam.”
(Sia benedetto Dio Padre
e l’unigenito Figlio di Dio
e lo Spirito Santo,
perché ci ha mostrato la sua misericordia).
La musica allegata è di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), e proviene dal libro degli “Offertoria totius anni” pubblicato a Roma nel 1593 (Ioan. Petro Aloysio Praenestino, Offertoria totius anni [Romae, Apud Franciscum Coattinum, 1593]). L’interpretazione è del Coro di Trinity College di Cambridge diretto da Richard Marlow. Il brano musicale è contenuto nell’album “Palestrina Offertoria” edito con l’etichetta discografica Chandos Early Music – Chaconne nel 2007.
Buona domenica e un caro saluto.