VI Domenica del Tempo di Pasqua/C
di Massimo Palombella
Nel Vangelo di oggi (Gv 14, 23-29, Gesù connette l’amore per Lui e la pace, la vera pace quella che Gesù stesso ci dona. Se ci sforziamo di comprendere l’essenza di ciò che Gesù ci comunica, dobbiamo onestamente riconoscere la grande distanza tra il nostro ordinario modo di vivere e dove invece il Signore ci attende. Infatti, da un’eredità culturale-educativa, la nostra nozione di pace è sostanzialmente l’assenza di problemi, la tranquillità, una situazione a “basso contenuto energetico”.
Il Signore ci chiede di andare “oltre” tutto ciò, oltre i problemi, le difficoltà, gli insoluti. Un “oltre” che si può perseguire solo assumendo tutto, passando dentro a tutto, per incontrare il vero Dio che ci sta attendendo insieme alla verità di noi.
L’amore vero per il Signore è, alla fine, la consegna della nostra vita, è “lasciare” che Lui scriva la nostra storia, è lasciare che Lui possa rivelarsi ed essere trovato nella verità “oltre” ogni nostra invenzione, “oltre” ogni nostro “filtro”. È andare dove Lui ci attende, è imparare a chiedere al Signore di portarci dove Lui vuole. Lì, e solo lì, troveremo la pace, la Sua pace.
L’antifona di Offertorio della celebrazione odierna è tratta dal Salmo 65 (Sal 65, 8.9.20) con il seguente testo:
“Benedicite, gentes Dominum Deum nostrum
et obaudite vocem laudis eius,
qui posuit animam meam ad vitam
et non dedit commoveri pedes meos.
Benedictus Dominus, qui non amovit deprecationem meam,
et misericordiam suam a me, alleluia.”
(Benedite, popoli, il Signore Dio nostro
e fate udire la voce della sua lode,
di lui che ha messo in salvo la mia vita
e non ha lasciato che vacillassero i miei piedi.
Benedetto il Signore che non ha respinto la mia preghiera
né ha ritirato da me la sua misericordia, alleluia).
La musica allegata è di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), e proviene dal libro degli “Offertoria totius anni” pubblicato a Roma nel 1593. L’interpretazione è del Coro di Trinity College di Cambridge diretto da Richard Marlow. Il brano musicale è contenuto nell’album “Palestrina Offertoria” edito con l’etichetta discografica Chandos Early Music – Chaconne nel 2007.
Buona domenica e un caro saluto.