Liturgia&Musica

Sabato Santo

di Massimo Palombella

Cristo morto, tempera su tela, Andrea Mantegna (1470-1474 ca)

Il Sabato Santo è il giorno del grande silenzio. Tutto tace di fronte a ciò che è accaduto a Gesù, un silenzio che contiene la speranza che il buio e l’insoluto divengano luce e senso.

Prima della Riforma Liturgica del Concilio Vaticano II, nella Liturgia delle Ore, e specificatamente nell’Ufficio delle Letture (ad Matutinum), vi erano nove Letture con rispettivi nove Responsori.

L’ultimo Responsorio ha il seguente testo:
“R. Sepúlto Dómino, signátum est monuméntum,
volvéntes lápidem ad óstium monuménti: *
Ponéntes mílites, qui custodírent illum.
V. Accedéntes príncipes sacerdótum ad Pilátum, petiérunt illum.
R. Ponéntes mílites, qui custodírent illum.

(R. Sepolto il Signore, fu sigillata la tomba
e messa una pietra all’ingresso del sepolcro: *
E posero dei soldati che lo custodissero.
V. I capi sacerdoti andarono da Pilato per chiedergli delle guardie.
R. E posero dei soldati che lo custodissero).

La musica allegata è di Marc’Antonio Ingegneri (1535-1592) (Marci Antonii Ingignerii, Responsoria Hebdomae Sanctae [Venetiis, Apud Riciardum Amadinum, 1588]). L’interpretazione, dal vivo, è della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” alla Celebrazione Papale del 19 aprile 2019 (dal minutaggio 1h 48′ 52″).

Un caro saluto.

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