Liturgia&Musica

V Domenica di Quaresima/C

di Massimo Palombella

Alessandro Turchi, Cristo e l’adultera (1619), collezione privata

Nel Vangelo di oggi (Gv 8,1-11) viene narrato l’incontro tra gli scribi, i farisei, la donna sorpresa in adulterio e Gesù.
Se ci diciamo la verità, ognuno di noi può identificarsi contemporaneamente in coloro che accusano e vogliono lapidare, e nella donna peccatrice. Infatti, spesso ci troviamo sopraffatti dalla nostra debolezza con il profondo bisogno di sentire le parole di Gesù: “Neanch’io ti condanno” capaci di andare oltre ogni nostro malsano senso di colpa. Ma, insieme, possiamo riconoscerci in coloro che accusano e vogliono eliminare tutto ciò che, fondamentalmente, non accettano di se, tutto ciò che li riconduce alla loro debolezza. Quando non accettiamo qualcosa di noi, nelle relazioni rischiamo di divenire violenti usando la nostra intelligenza per trovare motivazioni esogene che giustifichino le nostre azioni.
Il Signore con dolcezza, senza violenza, ci conduce alla nostra debolezza, al nostro limite, al nostro “non riuscire” dicendoci “neanch’io ti condanno” e portandoci lentamente oltre quei radicati schemi culturali ed educativi che spesso ci imprigionano in piccole e distorte comprensioni della realtà e di noi stessi.

L’antifona di ingresso, l’Introito della celebrazione odierna è tratto dal Salmo 90 (Sal 90, 15. 16) con il seguente testo:
“Iúdica me, Deus, et discérne causam meam de gente non sancta;
ab hómine iníquo et dolóso éripe me, quia tu es Deus meus et fortitúdo mea”.

(Giudicami, o Dio, e separa la mia causa da una nazione non santa;
liberami dall’uomo ingiusto e ingannatore, perché tu sei il mio Dio e la mia fortezza).

La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione è del Consortium Vocale diretto da Alexander M. Schweitzer. La traccia musicale è rintracciabile nel CD “Exaudiam Eum – Gregorian Chant for Lent and Holy Week” pubblicato nel 2007 da Lindberg Lyd.

Buona domenica e un caro saluto.

× How can I help you?