I Domenica di Quaresima/C
di Massimo Palombella
Nel Vangelo di oggi (Lc 4,1-13) Gesù si allontana dal Giordano e trascorre quaranta giorni nel deserto guidato dallo Spirito Santo e tentato dal diavolo. Il deserto e la tentazione fanno parte della nostra vita e, in alcuni momenti, sono capaci di destabilizzarci e farci perdere ogni certezza. Siamo tentati nelle nostre debolezze, in ciò che tendenzialmente teniamo lontano dalla nostra vita. E siamo tentati con cose vere ma ordinate in modo falso, esattamente come Eva fu tentata dal serpente nel giardino dell’Eden (Gen 3, 1-8). Andare dietro l’inganno di un falso ordine delle cose ci conduce, impercettibilmente, a ritrovarci soli e nudi con il rischio di perdere e rovinare le cose più preziose della nostra vita. Ma, attraverso la tentazione impariamo a conoscerci, e in Gesù, tentato come ognuno di noi nel deserto, possiamo superare la tentazione, incontrare le nostre debolezze e trasformarle nelle migliori delle nostre risorse.
L’antifona di ingresso, l’Introito della Celebrazione odierna è tratto dal Salmo 90 (Sal 90, 15. 16) con il seguente testo:
“Invocabit me et ego exaudiam eum
eripiam eum et glorificabo eum
longitudine dierum adimplebo eum.”
(Mi invocherà e lo esaudirò;
lo libererò e lo glorificherò,
lo sazierò di lunghi giorni).
È interessante notare che questo Introito, in VIII modo, introducendoci nella Quaresima guarda già alla Pasqua. Infatti, il modo VIII è quello con cui risuonerà l’alleluia nella Veglia Pasquale e l’Introito nella Messa del Giorno di Pentecoste (Spiritus Domini replevit orbem terrarum)
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione è del “Consortium Vocale” diretto da Alexander M. Schweitzer. La traccia musicale è rintracciabile nel CD “Exaudiam Eum – Gregorian Chant for Lent and Holy Week” pubblicato nel 2007 da Lindberg Lyd.
Buona domenica e un caro saluto.
