Solennità dell’Epifania del Signore
di Massimo Palombella
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Con la solennità odierna la Chiesa celebra la manifestazione di Cristo ai popoli di tutto il mondo simboleggiati dai Magi. Insieme alla Pasqua, all’Ascensione, alla Pentecoste e al Natale, costituisce una delle massime solennità della Chiesa.
Nel III secolo i cristiani iniziarono i cristiani iniziarono ad indicare con il termine “Epifania” le manifestazioni divine di Gesù. Tra queste manifestazioni tre furono particolarmente sottolineate: l’adorazione da parte dei Magi (Mt 2,1-12), il Battesimo di Gesù al Giordano (Mt 3,13-17) e il primo miracolo avvenuto a Cana di Galilea (GV 2,1-11).
Come i Magi, occorre seguire la stella, mettersi in cammino. Nessuno di noi conosce davvero quanto sarà lungo, faticoso o piacevole il viaggio, e dove la stella ci porterà. L’unica cosa certa è che, se saremo fedeli nel seguire la stella, come i Magi alla fine del viaggio proveremo una grande gioia.
L’antifona di ingresso, l’introito della celebrazione odierna è tratto dal libro del Profeta Malachia e dal primo libro delle Cronache (Mal 3,1; I Cron 29,12) con il seguente testo:
“Ecce, advenit dominator Dominus:
et regnum in manu eius, et potestas, et imperium.”
(Ecco viene il dominatore, il Signore;
nella sua mano è il regno, il potere e il dominio).
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione, dal vivo, è della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” alla celebrazione papale del 6 gennaio 2018.
Buona solennità e un caro saluto.