Liturgia&Musica

Solennità di Tutti i Santi

di Massimo Palombella

Giotto di Bondone, Madonna di Ognissanti, 1310, Uffizi (Firenze)

La solennità odierna, focalizzando l’attenzione sulla santità ci invita a riflettere circa la qualità della nostra vita.
Infatti, tutti siamo chiamati alla “vita in abbondanza”, alla pienezza di umanità, alla conformazione a Cristo che si realizza nella nostra vita quotidiana, nelle semplici – e talvolta banali – cose che ogni giorno dobbiamo fare.
Cercare la verità, operare un “discernimento” sulla nostra vita, compiere concretamente le scelte che dicono la nostra identità, significa andare incontro a separazioni, sofferenza ma anche a tanta gioia, quella interiore che nessuno potrà toglierci. Le beatitudini del Vangelo odierno (Mt 5,1-12a) descrivono perfettamente questo cammino, nel senso che richiedono una nostra decisione (di essere poveri in spirito, miti…) in relazione al vivere nella Verità, ad affermare con i fatti la nostra identità. In tutto questo appare evidente che la pienezza di umanità, la “vita in abbondanza” è in riferimento alla nostra vita “interiore” e che quindi, la felicità, il senso, la vita “collocata” sono istanze che appartengono già alla nostra storia, alla nostra vita, al “qui ed ora”, e che si compieranno, raggiungeranno la loro pienezza nell’eternità, quando ogni lacrima dai nostri occhi ci sarà asciugata e venderemo Dio “faccia a faccia”.

L’antifona di Offertorio della celebrazione odierna è tratta dal libro della Sapienza (Sap 3, 1. 2 .3) con il seguente testo:
“Justorum animae in manu Dei sunt,
et non tanget illos tormentum malitiæ.
Visi sunt oculis insipientium mori;
illi autem sunt in pace.”

(Le anime dei giusti sono nella mano di Dio
e non li toccherà nessun tormento di male;
agli occhi degli insensati è parso che morissero,
ma essi sono nella pace).

La musica allegata è di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), e proviene dal libro degli “Offertoria totius anni” pubblicato a Roma nel 1593 (Ioan. Petro Aloysio Praenestino, Offertoria totius anni [Romae, Apud Franciscum Coattinum, 1593]).

L’interpretazione è del Christ Church Cathedral Choir di Oxford diretto da Stephen Darlington. Il brano musicale è contenuto nell’album “Palestrina: Masses and Motets” edito con l’etichetta discografica Wyastone Estate Limited nel 2001.

Buona festa e un caro saluto.

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