Liturgia&Musica

XXXI domenica del Tempo Ordinario/B

di Massimo Palombella

Nel Vangelo di oggi (Mc 12, 28-34) Gesù, rispondendo ad uno degli scribi, e citando l’Antico Testamento, focalizza una questione fondamentale della nostra vita. Infatti, vivere con un amore totale, unico, con un “punto magnetico” capace di organizzare e ordinare ogni dettaglio della nostra esistenza, se siamo onesi, è l’unica cosa che davvero renda la nostra vita degna di essere vissuta.

Tutti in fondo desideriamo essere innamorati e rimanere tali, ma il permanere nell’amore non è sempre così scontato e richiede determinazione, fatica e anche, talvolta, sofferenza.

L’amare in verità le persone che fanno parte della nostra vita, la nostra moglie, il nostro marito, i nostri figli, le persone che ci sono affidate, ci dovrebbe lentamente condurre all’origine e alla fonte di ogni amore, a Dio. In sostanza, ad un certo punto del nostro cammino, se siamo attenti, ci accorgiamo che amiamo Dio amando le persone che costituiscono la nostra vita. E proprio in questa dimensione – e solo in questa dimensione – la nostra esistenza acquisisce unità, la nostra relazione con Dio diviene “reale”, nel senso che lentamente iniziamo a credere ed affidarci a un Dio che non è più una nostra invenzione per stare bene, ma una relazione vitale che cambia in meglio la nostra esistenza. Questo significa “non essere lontani dal regno di Dio”, dalla “vita in abbondanza”, come Gesù, al termine del Vangelo odierno, dice allo scriba.

L’antifona di ingresso, l’Introito della celebrazione odierna è tratta dal Salmo 37 (Sal 37, 22.23) con il seguente testo:
“Ne derelínquas mé, Dómine,
Deus meus, ne discéedas a me:
inténde in adjutórium meum, Dómine,
virtus salútis meæ.
Dómine, ne in furóre tuo úrguas me:
neque in ira tua corrípias me.”

(Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio non allontanarti da me;
vieni in mio aiuto, Signore,
forza della mia salvezza.
Signore, non accusarmi nel tuo furore,
non punirmi nella tua ira).

La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione, dal vivo, è dei Cantori Gregoriani diretti da Fulvio Rampi.

Buona domenica e un caro saluto.

× How can I help you?