XVI domenica del Tempo Ordinario/B
di Massimo Palombella
Buona XVI domenica del Tempo Ordinario.
Nel Vangelo di oggi (Mc 6, 30-34) Gesù invita gli apostoli, affaticati dalla predicazione, ad andare in un luogo deserto e a riposarsi. È interessante notare che il “riposo” al quale Gesù ci invita è, sostanzialmente, il recupero di un rapporto sano con noi stessi, rapporto nel quale ci disponiamo ad un vero incontro con Dio. “Riposare” non è allora un riempirci la vita per non pensare, o perseguire con determinazione una sorta di apparente pace e tranquillità. Il riposo al quale il Signore ci chiama è quello del fare la Verità, di capire e metabolizzare quei bisogni che tanta energia tolgono al nostro vivere, come il ricercare in modo disordinato considerazione, affetto, stima…
E il Signore ci attende proprio nei punti nodali della nostra vita, quelli ci impediscono davvero di “riposare” precludendoci ad una sana “qualità” del nostro ordinario vivere. Ci attende dove abbiamo paura, dove ci sentiamo insicuri, dove sentiamo dolore… Ci attende per guarirci, metterci nella condizione di non scappare più, farci finalmente riposare e vivere davvero.
L’antifona di ingresso, l’Introito, della Celebrazione odierna è tratto dal Salmo 53 (Sal 53, 6.7) con il seguente testo:
“Ecce Deus adiuvat me,
et Dominus susceptor est animae meae:
averte mala inimicis meis,
in veritate tua disperde illos,
protector meus Domine”
(Ecco Dio mi aiuta e il Signore
è il difensore della mia vita;
riversa i mali sui miei nemici,
nella tua verità disperdili,
mio protettore, Signore).
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979.
L’interpretazione, dal vivo, è dei Cantori Gregoriani diretti da Fulvio Rampi.
Buona domenica e un caro saluto.