Liturgia&Musica

XII domenica del Tempo Ordinario/B

di Massimo Palombella

Buona XII domenica del Tempo Ordinario.

Nel Vangelo di oggi (Mc 4,35-41) Gesù invita i suoi discepoli a “passare all’altra riva” del lago di Galilea. E’ interessante notare che Gesù invita i suoi discepoli a dirigersi verso la riva orientale del lago, abitata in prevalenza da pagani. In sostanza, occorre fare un viaggio da una situazione conosciuta e sicura ad una incognita, un viaggio che si dimostra difficoltoso, con una grande tempesta, e con la paura di morire.

Il viaggio di Gesù e dei suoi discepoli è, in qualche modo, anche il nostro viaggio. Infatti, ci sono momenti nella nostra vita dove occorre “passare all’atra riva”, lasciare sicurezze, certezze e mettersi in cammino. Questo succede quando andiamo via di casa per studiare, per sposarci o per entrare in seminario, tutte situazioni che ci coinvolgono in un’età della vita dove “passare all’atra riva” è quasi una necessità, un qualcosa che appartiene “normalmente” a quel momento storico della vita.

Ma, “passare all’altra riva” può divenire, ad un certo punto della nostra storia, una scelta consapevole, sofferta, ma necessaria per vivere davvero, per rendere “plastica” la nostra fede, per poter davvero sperimentare che il Signore esiste, e che è più forte di ogni tempesta, di ogni difficolta, più forte delle nostre debolezze e delle nostre paure, anche della paura di morire.

Non è facile “passare all’altra riva”, abbondonare i progetti, le strategie, i calcoli che hanno accompagnato tutta la nostra storia. Però, senza “separazioni” non maturiamo, non ci muoviamo verso la Verità, non ci disponiamo alla “vita in abbondanza”, a divenire chi possiamo e dobbiamo essere.

L’antifona di ingresso, l’Introito, della Celebrazione odierna è tratto dal Salmo 27 (Sal 27, 8, 9) con il seguente testo:
Dóminus fortitúdo plebis suæ,
et protéctor salutárium Christi sui est.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine,
et bénedic hereditáti tuæ,
et rege eos usque in sæculum.”

(Il Signore è fortezza del suo popolo
e protettore delle opere di salvezza del suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore,
e benedici la tua eredità,
e governaci per sempre).

La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979.

L’interpretazione, dal vivo, è della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, alla Messa “Pro eligendo Romano Pontifice” nella Basilica Vaticana il 12 marzo 2013. La traccia musicale è rintracciabile nel CD “Habemus Papam” pubblicato da Deutsche Grammophon nel 2014.

Buona domenica e un caro saluto.

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