XI domenica del Tempo Ordinario/B
di Massimo Palombella
Buona XI domenica del Tempo Ordinario.
Nel Vangelo di oggi (Mc 4, 26-34) Gesù, usando delle parabole, spiega il “regno di Dio”. Per dare concretezza all’espressione “regno di Dio” possiamo pensare alla “vita in abbondanza”, a tutto ciò che una persona può davvero desiderare nella vita, al senso, all’essere amati, all’amare, al poter esprimere se stessi, ad una vita sostanzialmente “collocata”.
Il processo, il lento cammino che ci conduce giorno dopo giorno a “collocare” la nostra vita inizia con un “piccolo seme”, con un qualcosa che potrebbe sembrare anche “insignificante”.
Infatti, ad una lettura intelligente delle nostra storia, ci possiamo accorgere che abbiamo fatto delle cose grandi, significative con piccole, “povere” motivazioni. Ad esempio, abbiamo scelto di frequentare un’università non tanto per la qualità di quella istituzione ma fondamentalmente per andare via di casa, abbiamo conseguito dei titoli per dimostrare che eravamo capaci, abbiamo cominciato una storia con una persona per la paura di rimanere soli, ci siamo presi cura degli altri per comunicare una certa immagine di noi…
In tutto questo, è interessante notare che il Signore ci incontra, ci raggiunge proprio attraverso le nostre debolezze, i nostri bisogni, le nostre povertà, le nostre povere e piccole motivazioni. Proprio attraverso ciò di cui, forse, ci vergogniamo, non riteniamo “degno”, il Signore ci prende per mano e ci conduce lentamente alla verità della nostra vita, a maturare, a divenire le persone che possiamo e dobbiamo essere.
L’antifona di Comunione della Celebrazione odierna è tratta dal Salmo 26 (Sal 26,4) con il seguente testo:
“Unum pétii a Dómino, hoc requíram,
ut inhábitem in domo Dómini ómnibus diébus vitæ meæ.”
(Una cosa sola ho chiesto al Signore, questa cercherò:
abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita.)
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979. L’interpretazione è evinta da YouTube dove, purtroppo, non sono presenti informazioni.
Buona domenica e un caro saluto.