IV Domenica di Pasqua/B
di Massimo Palombella
Buona IV domenica di Pasqua.
Nel Vangelo di oggi (Gv 10, 11-18) Gesù si definisce il “buon pastore” che “dà la propria vita per le pecore”. La relazione tra Gesù e le sue pecore è di “conoscenza” (il verbo greco usato è γινώσκω [ginóskó]) che indica un rapporto intimo, di fiducia, di consegna vicendevole. In sostanza, un tipo di relazione “personale” che nella nostra vita, nel rapporto con il Signore, è un lento cammino che, se autentico, ci conduce inevitabilmente ad una sana conoscenza di noi stessi e alla ricerca di una qualità relazionale con chi ci circonda.
La nostra relazione con il Signore, in modo impercettibile, potrebbe essere confinata in stilemi ricevuti da un’educazione, da una cultura in cui siamo cresciuti. Possiamo, infatti, avere una “pratica religiosa”, ma non necessariamente e automaticamente una relazione con il Signore. Essere in una “relazione”, in un rapporto intimo significa progettare la propria vita, fare le proprie scelte tenendo conto in modo sostanziale dell’ “altro”, e non semplicemente chiedendone la “benedizione” su cose già decise. Ma potrebbe anche succedere che, sempre in modo impercettibile, in qualche modo noi teniamo “lontana” la relazione con il Signore perché percepiamo che tale relazione ci obbliga a dirci la verità, ad affrontare questioni insolute, a non fuggire più…
Qualunque sia oggi la nostra relazione con il Signore, Lui non smette di bussare alla nostra porta, di prendersi cura di noi, di cercarci quando ci perdiamo, di condurci dolcemente – ma con fermezza – alla “vita in abbondanza”.
L’antifona di ingresso, l’Introito della celebrazione odierna è tratto dal Salmo 32 (Sal. 32, 5. 6) con il seguente testo:
“Misericórdia Dómini plena est terra;
verbo Dómini cæli firmáti sunt, allelúia.”
(Della misericordia del Signore è piena la terra, alleluia;
dalla parola del Signore furono fatti i cieli, alleluia).
La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979.
L’interpretazione, dal vivo, è della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” alla Celebrazione Papale del 12 maggio 2019.
Buona domenica e un caro saluto.