Mercoledì delle ceneri
di Massimo Palombella
La giornata odierna è il primo giorno della Quaresima. Nel Rito Ambrosiano la Quaresima inizia con la prima domenica e tutte le domeniche di questo tempo liturgico hanno il carattere penitenziale, a differenza del Rito Romano dove la domenica mantiene il suo carattere festivo.
Oggi la Chiesa chiede di osservare il digiuno e l’astinenza dalle carni (è interessante notare che la parola “carnevale” [carne vale, cioè “è permessa al carne”] ha origine in riferimento a tale osservanza).
Storicamente fu dagli ultimi anni del pontificato di Gregorio Magno (+604) che si cominciò il digiuno quaresimale con il mercoledì precedente al prima domenica di Quaresima. Il Concilio di Benevento (1091) al canone quarto prescrive che in questo giorno i fedeli si facessero imporre le ceneri sulla testa in segno di penitenza.
Nell’XI secolo, a Roma, il Papa con il clero e i fedeli si radunavano nella Basilica di Sant’Anastasia e, fatta l’imposizione delle ceneri, al canto delle litanie si recavano processionalmente alla Basilica di Santa Sabina all’Aventino per la Celebrazione Eucaristica (tale consuetudine fu interrotta nel Settecento e ripresa da Papa Giovanni XXXIII nel 1962 facendo però iniziare la processione dalla Chiesa Benedettina di sant’Anselmo).
Con la giornata odierna la Chiesa ci dona un tempo per la qualità della nostra vita. Quaranta giorni per lasciare spazio al Signore, per togliere ciò che non è necessario e avere la possibilità di stare con noi stessi, di dare un nome ai nostri disagi, alla nostra rabbia, al nostro dolore, e permettere così al Signore di amarci nella verità.
L’antifona di Offertorio della celebrazione odierna è tratta dal Salmo 29 (Sal 29, 2.3) con il seguente testo:
“Exaltabo te Domine,
quoniam suscepisti me
nec delectasti inimicos meos super me.
Domine clamavi ad te et sanasti me”
(Ti esalterò, Signore,
perché mi hai accolto
e non hai fatto rallegrare i miei nemici su di me.
Signore, ho gridato e te e tu mi hai guarito).
La musica allegata è di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), e proviene dal libro degli “Offertoria totius anni” pubblicato a Roma nel 1593 (IOAN. PETRO ALOYSIO PRAENESTINO, Offertoria totius anni [Romae, Apud Franciscum Coattinum, 1593]).
L’interpretazione è della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, dal CD “O Crux benedicta. Lent and Holy Week at the Sistine Chapel” pubblicato da Deutsche Grammophon nel 2018.
Buon inizio della Quaresima e un caro saluto.