Presentazione del Signore
di Massimo Palombella
Buona Festa della Presentazione del Signore.
Nella Celebrazione odierna si ricorda l’avvenimento della vita di Gesù narrato nel secondo capitolo del Vangelo di Luca (Lc 2, 22-39) e cade 40 giorni dopo la Solennità del Natale. È chiamata popolarmente “Candelora” perché oggi si benedicono le candele, segno di Cristo “luce per illuminare le genti”. Precedentemente la festa odierna era anche detta della “Purificazione di Maria” perché, secondo l’usanza ebraica, al momento della presentazione del figlio primogenito al Tempio, avveniva anche la purificazione della madre. Anticamente la festa odierna veniva celebrata il 14 febbraio (40 giorni dopo l’epifania). Nel VI secolo, Giustiniano I di Bisanzio anticipò la festa al 2 febbraio.
Oggi il Cantico di Simeone potrebbe sfidare la nostra vita. Infatti, l’aver visto il Signore ha colmato la sua esistenza, la sua attesa, la sua ricerca di senso. Ascoltare il nostro bisogno di “vita in abbondanza”, di compimento, e accettare la sfida di cercare tutto questo dentro di noi, è il cammino nel quale il Signore ci attende per donarci quella gioia che solo può colmare la nostra vita.
Il Canto Processionale della Celebrazione odierna è tratto dal Vangelo di Luca (Lc 2, 32. 29-31) con il seguente testo:
“Lumen ad revelationem gentium
et gloriam plebis tuae Israel.
Nunc dimittis servum tuum, Domine,
secundum verbum tuum in pace”
(Luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola)
La musica allegata è anonima, attribuita a Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594) e proviene dal fondo Cappella Sistina custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana (Cappella Sistina 71 [1613], ff. 1v-34r; Cappella Sistina 303 [1743], ff. 2v-20r).
L’interpretazione, dal vivo, è della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” alla Celebrazione Papale del 2 febbraio 2019.
Buona festa e un caro saluto.