Liturgia&Musica

III Domenica del Tempo di Avvento/B

di Massimo Palombella

Buona terza domenica di Avvento.

La domenica attuale è chiamata “Gaudete” dalla prima parola dell’Introito, il cui testo (Gaudete in Domino semper: iterum dico, gaudete. Dominus enim prope est) è tratto dal capitolo quarto della Lettera di Paolo Apostolo ai Filippesi (Fil 4,4.5). Oggi il colore dei paramenti è rosaceo (come nella domenica “Laetare” in quaresima), per indicarci plasticamente che il Natale è prossimo, che il Signore è vicino e che per questo dobbiamo rallegrarci.

Nel Vangelo di oggi (Gv 1, 6-8. 19-28) Giovanni il Battista, rispondendo ai farisei, afferma che “In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me”. È interessante notare che io potrei trovarmi curiosamente nella stessa situazione dei farisei, quella di non conoscere davvero il Signore. Infatti, posso avere una pratica religiosa, una certa vita di fede…sostanzialmente come un fatto culturale, come qualcosa che ho ricevuto da un’educazione e che appartiene alla cultura nella quale vivo. Ma, forse, davvero non conosco il Signore, non ho una esperienza ”personale”, “mia” con lui, e le scelte fondamentali della mia vita, quelle dove decido il mio futuro, la mia carriera professionale, le mie relazioni affettive… le faccio come se Lui, in fondo, non esistesse…

Conoscere il Signore, avere una relazione “personale” con Lui, è la fonte della mia vera gioia, di una vita collocata e feconda. Ma posso conoscere in verità il Signore se conosco me stesso, proprio perché è dentro di me, nella mia intimità che il Signore mi attende per amarmi come ho davvero bisogno di essere amato, e per fare delle mie debolezza le più grandi risorse della mia vita.

Tutto questo è la “salvezza”, è ciò che più desideriamo nella vita, è ciò che dovremmo davvero attendere nel Natale.

L’antifona di Offertorio della celebrazione odierna è tratta dal Salmo 84 (Sal 82, 2) con il seguente testo:
“Benedixisti, Domine, terram tuam,
avertisti captivitatem Jacob.
Remisisti iniquitatem plebis tuae.”

(Hai benedetto, Signore, la tua terra,
hai tolto la schiavitù di Giacobbe;
hai perdonato l’iniquità del tuo popolo).

La musica allegata è di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), e proviene dal libro degli “Offertoria totius anni” pubblicato a Roma nel 1593 (Ioan. Petro Aloysio Praenestino, Offertoria totius anni [Romae, Apud Franciscum Coattinum, 1593]).
L’interpretazione è della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”. Il brano musicale è contenuto nel CD “Palestrina” edito da Deutsche Grammophon nel 2016.

Buona domenica e un caro saluto.