Approfondimenti

Meditazione sulla solennità di Tutti i Santi

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. (…)
Maria (…) stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché piangi?”.
Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto“.
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”.
Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo”.
Gesù le disse: “Maria!”. Ella si voltò e gli disse in ebraico: “Rabbunì!” – che significa: “Maestro!”. Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto.

Meditazione di Gianmartino Maria Durighello

Anche quest’anno non ci sarà possibile recarci assieme in processione al Cimitero. Personalmente sono tre anni di fila che non posso fare la processione… Tre anni fa causa la terribile alluvione siamo tutti stati impossibilitati a recarci in cimitero. Lo scorso anno io per motivi personali, essendo stato appena operato al condilo femorale. E quest’anno ancora per la pandemia.

Fino a un paio di secoli fa le cose sarebbero state più semplici. Le tombe dei nostri cari, infatti, si trovavano o al lato nord della chiesa o attorno alla chiesa stessa, come anche oggi possiamo vedere, ad esempio, se andiamo in Alto Adige, che non era stato sottoposto alle leggi napoleoniche. Infatti sarà Napoleone a ordinare che i cimiteri fossero spostati in periferia. E lo fece, pensiamo bene, per motivi sanitari. Un po’ come oggi.

Così, recandosi in chiesa i nostri antenati passavano per il giardino dove c’erano le tombe dei loro cari. E anche uscendo dalla chiesa, prima di andare a casa, ripassavano nuovamente attraverso questo giardino. Il significato era bellissimo. Beh, conosciamo credo tutti la simbologia che sta sotto la chiesa. Le chiese, soprattutto quelle antiche è costruita a forma di Cristo crocifisso. E tutte idealmente rappresentano Cristo in croce. Così che noi riunendoci in chiesa (lo dice la parola: ri-unendoci) facciamo il gesto di essere tutti uniti come corpo di Cristo.

Entrare in questa chiesa che è il corpo di Cristo passando per le tombe dei nostri padri ci aiutava davvero a crescere nella fede nella comunione dei santi: di come cioè noi Chiesa in cammino in questa terra siamo in comunione con la Chiesa dei beati, abbracciati dai beati che fanno come un cerchio attorno a noi.

Fu Napoleone, abbiamo detto, per motivi di ordine igienico, sanitario, a prescrivere che il cimitero fosse spostato in un luogo periferico rispetto alla chiesa e al paese o città.  Pensiamo: allora fu per un decreto governativo, come anche oggi, per un decreto governativo sempre di ordine sanitario, noi siamo impossibilitati a “passare” per il giardino dei nostri morti. Ecco. Questa coincidenza mi ha fatto pensare al Vangelo che vi ho proposto. Maria Maddalena si reca al sepolcro, ma… non trova Gesù. Qualcuno lo ha portato via. Immaginiamo i nostri antenati, abituati a passare per le tombe dei loro cari ogni volta che entravano in chiesa, quale vuoto dovevano vivere nel loro cuore, quando Napoleone glieli fece spostare lontano dalla chiesa, in periferia. Così Maddalena piange e dice: Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto. Il pensiero va anche a tutti quei fratelli morti e sepolti in tempo di Codivirus. Senza l’affetto dei loro cari. Senza un funerale. Pensiamo ai fratelli di Bergamo ammassati in camion militari… Davvero chi ha vissuto questo dramma poteva dire come Maddalena: Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto. Poi Maria si volta. Vede un uomo in piedi e crede che sia il giardiniere. Non riconosce ancora che è Gesù. Gesù – pensiamo – che si presenta come giardiniere dei nostri sepolcri, come il custode dei nostri morti.

Gesù allora chiama Maria per nome: Maria! A questo punto lei lo riconosce. Quello che avviene per Maria Maddalena è come un battesimo. Nel battesimo, infatti, Gesù, per mezzo del sacerdote, ci chiama per nome. E chiamandoci per nome ci chiama alla vita con lui. Ecco che in questa solennità di Tutti i Santi, come anche in ogni funerale, noi benediciamo con l’acqua le tombe dei nostri cari, a ricordo del loro battesimo.

Poi Gesù dice a Maria di andare fai suoi fratelli. Non li chiama apostoli, né discepoli e nemmeno soltanto amici, ma… fratelli. Perché riuniti in un solo corpo. Questa dovrebbe essere la Chiesa: un solo corpo di fratelli in Cristo.

Chiudo. Come ai tempi di Napoleone, quindi, anche noi oggi non possiamo recarci in processione al sepolcro. Ma vi chiedo un attimo di immaginazione. Pensiamo che questa chiesa nella quale siamo entrati sia in mezzo al giardino nel quale sono sepolti i nostri morti. Noi adesso non vediamo fuori, Immaginiamolo. Immaginiamo come era una volta. Questa chiesa nella quale noi siamo è in mezzo al giardino nel quale sono sepolti i nostri morti. A dire la comunione profonda che lega noi e loro. Comunione dei santi. Comunione della chiesa terrena e della chiesa dei beati.

E pensiamo ora che uscendo dalla chiesa, come Maria, non possiamo trovarli. Perché sono stati spostati. In periferia come ai tempi di Napoleone. O portati via da un camion militare… o semplicemente perché non possiamo noi ora andare al cimitero insieme, in processione.

Bene. Vi invito allora a guardare Gesù. A riconoscerlo come il giardiniere, come il custode delle nostre tombe e dei nostri cari. Rivolgiamoci a lui e chiediamoglielo forte: Signore! L’hai portato via tu? Questa domanda è importante fargliela. Perché comunque e sempre, anche davanti alla tomba, il nostro cuore chiede forte: Signore, dov’è il mio caro? è con te?

Proviamo allora anche noi ad ascoltare la voce di Gesù che ci chiama per nome. Che ci ricorda che siamo stati battezzati nell’acqua del suo costato, nel suo mistero pasquale. Che cioè Egli nella sua morte e risurrezione ha preso con sé tutti noi, come un unico corpo.

L’augurio che faccio a tutti noi quest’anno è questo: che ricordiamo sempre – anche quando ritorneremo a fare la processione in cimitero – (ma già ora quando andremo ognuno per suo conto al cimitero) che la collocazione ideale del cimitero è in cerchio, attorno alla nostra chiesa. A dirci che i nostri cari sono sempre con noi, custoditi da un giardiniere che ci nel battesimo ci chiama per nome, ci chiama tutti a sé nell’unità di un solo corpo di fratelli.

Sia lodato Gesù Cristo.

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