Assunzione Beata Vergine Maria
di Massimo Palombella
Il Dogma, la verità di fede, circa l’Assunzione di Maria al cielo fu proclamato da Papa Pio XII il 1° novembre del 1950 con la Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus. Tale dogma è l’ultimo storicamente definito nella Chiesa.
La proclamazione dogmatica ha rappresentato il punto di arrivo di un lungo cammino della Chiesa che, da secoli, nella pratica Liturgia ha celebrato Maria Assunta in cielo.
Le origini della festa dell’Assunzione si trovano in Oriente, nella metà del VI sec., come risulta dalla narrazione dei pellegrini che hanno visitato Gerusalemme in quegli anni. Verso la fine del VII, l’imperatore Maurizio estende la festa a tutte le regioni dell’Impero, fissandola al 15 agosto. In Occidente, i primi segni di una festa “in memoria” della Vergine appaiono nel VI secolo, precisamente nella Gallia, dove viene celebrata il 18 gennaio sotto il titolo di Depositio Sanctae Mariae.
A Roma la celebrazione della festa dell’Assunzione di Maria viene introdotta nel VII secolo da Papa Sergio I, assieme ad altre feste mariane: la Purificazione, l’Annunciazione e la Natività; e ben presto diviene anche la più importante di tutte, conservando fin dalle origini sia il nome sia il significato attuali. Da Roma poi si estende rapidamente, durante i secoli VIII e IX, a tutto l’Occidente, anche nella Gallia, precisando il contenuto e stabilendo la data della festa al 15 di agosto.
E’ interessante ancora notare che la festa odierna è celebrata in un giorno chiamato “Ferragosto”, nome che deriva dalla locuzione latina feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall’imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle esistenti e antichissime festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica o i Consualia, per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. L’antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di autopromozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti.
Maria Assunta in cielo ci indica una precisa meta, un punto certo di arrivo di ogni nostro atto umano. La nostra storia, le gioie, i dolori, l’amare, la passione, la fatica, i successi, i fallimenti, le
nostre lacrime… nulla verrà perso, ma tutto sarà trasformato, trasfigurato in senso, in “vita in abbondanza”, in pienezza di umanità. Noi vedremo Dio faccia a faccia, e solo questo sarà il compimento di tutto, ciò che darà senso a ogni frammento della nostra vita.
L’Antifona di Offertorio di oggi ha il seguente testo:
“Assumpta est Maria in coelum:
gaudent angeli, collaudantes benedicunt Dominum, alleluia”
(Maria è stata assunta in cielo,
gioiscono gli Angeli e lodandolo benedicono il Signore, alleluia)
La musica allegata è di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), e proviene dal libro degli “Offertoria totius anni” pubblicato a Roma nel 1593 (Ioan. Petro Aloysio Praenestino, Offertoria totius anni [Romae, Apud Franciscum Coattinum, 1593]).
L’interpretazione è affidata a “The Sixteen” diretti da Harry Christophers. Il brano musicale è contenuto nell’CD “Palestrina Vol. 1” edito da “Coro” nel 2011.
Buona Solennità dell’Assunta, buon ferragosto e un caro saluto.