Liturgia&Musica

XVIII Domenica del Tempo Ordinario/A

di Massimo Palombella

Buona XVIII domenica del Tempo Ordinario.

Nel Vangelo di oggi (Mt 14, 13-21) Gesù esorta i suoi discepoli a dare da mangiare alla folla anziché congedarla. E’ interessante notare che i discepoli, disarmati dalla richiesta di Gesù, affermano di avere solo “cinque pani e due pesci”, sostanzialmente “nulla”. Ed è proprio con quel “nulla”, portato a Gesù, che la folla viene sfamata.

Anch’io posso trovarmi nella stessa situazione dei discepoli. Il mio “nulla”, i miei ”cinque pani e due pesci”, forse, è ciò che io non considero importante, “vincente” nella mia vita. Forse è ciò che mi da fastidio, che cerco di nascondere, di cui non vado orgoglioso e magari considero anche pericoloso per la stessa riuscita, tenuta della mia vita. Ma Il mio “nulla” è ciò che il Signore attende per fare grandi cose apparentemente impossibili, come sfamare una folla con soli “cinque pani e due pesci”.

Mettere davanti al Signore i miei “cinque pani e due pesci” è, sostanzialmente, saper stare con la mia debolezza, con il mio “non essere capace”… perché il Signore mi possa amare dove davvero io ho bisogno di essere amato, sostenuto, salvato.

L’antifona di Offertorio di oggi è tratta dal Libro dell’Esodo (Es 32, 11-14) con il seguente testo
“Precatus est Moyses in conspectu Domini Dei sui, et dixit:
Quare, Domine, irasceris in populo tuo?
Parce irae animae tuae:
memento Abraham, Isaac, et Jacob, quibus jurasti dare terram fluentem lac et mel.
Et placatus est Dominus de malignitate, quam dixit facere populo suo”
(Supplicò Mosé davanti al Signore Dio e disse:
«Perché, Signore, ti adiri conil tuo popolo?
Trattieni l’ira del tuo animo:
ricordati di Abramo, di Isacco e di Giacobbe ai quali giurasti di dare una terra ove scorre latte e miele».
E il Signore si placò circa male che aveva detto di fare al suo popolo)

La musica allegata, in Canto Gregoriano, è tratta dal Graduale Triplex pubblicato a Solesmes nel 1979.
L’interpretazione è del Mediæ Ætatis Sodalicium diretto da Nino Albarosa. Il brano musicale si trova nel CD Dum Clamarem. Dolore e speranza nel Canto Gregoriano edito da Tactus nel 2014.

Buona domenica e un caro saluto.

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