Liturgia&Musica

XV Domenica del Tempo Ordinario/A

di Massimo Palombella

Buona XV domenica del Tempo Ordinario.

Il Vangelo di oggi (Mt 13,1-23) ci pone davanti all’istanza di “portare frutto”.

Generalmente siamo portati a “misurare”, “quantificare” il nostro portare frutto in relazione a quanto concretamente realizziamo nella vita. Allora io porto frutto, “valgo” in relazione ai miei titoli di studio, alle mie realizzazioni, al tipo di lavoro che faccio, ai soldi che guadagno, alle frequentazioni che ho… E, silenziosamente, in modo impercettibile ma molto reale, identifico la qualità della mia vita, e il suo stesso valore, con quello che faccio e con l’efficienza con cui lo faccio.

Il “portare frutto” che Gesù ci indica nel Vangelo è in relazione alla vera qualità della nostra vita. Infatti, si identifica con il vivere nella verità, con il coraggio di non scappare più da ciò che temo, con la non facile determinazione di chiamare le cose con il loro vero nome… In sostanza con il vivere nella “realtà”. E se il Dio nel quale io credo mi porta – lentamente e non senza sofferenza – a tutto questo, allora è un Dio “reale”, e non una mia invenzione.

La verifica se davvero nella mia vita “porto frutto”, come il Vangelo ci indica, è allora in poche e sostanziali cose: se lentamente divengo capace di perdonare, se i miei giudizi sulla realtà e le persone diventano piano piano più misericordiosi, se accetto di cambiare… In sostanza se Dio diventa, ogni giorno di più, il criterio con cui leggo la realtà e vivo la mia vita.

L’antifona di Offertorio di oggi è tratta dal Salmo 24 (Sal 24, 1-3) con il seguente testo:
“Ad te levavi animam meam, Deus meus, in te confido;
non erubescam, neque irrideant me inimici mei:
etenim universi qui te exspectant non confundentur”
(A te ho innalzato la mia anima, Dio mio, in te confido:
che io non debba arrossire, né ridano di me i miei nemici,
poiché tutti quelli che ti attendono non rimarranno confusi).

La musica allegata è di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), e proviene dal libro degli “Offertoria totius anni” pubblicato a Roma nel 1593 (Ioan. Petro Aloysio Praenestino, Offertoria totius anni [Romae, Apud Franciscum Coattinum, 1593]).

L’interpretazione è della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”.
Il brano musicale è contenuto nel CD “Cantate Domino. La Cappella Sistina e la musica dei Papi” edito da Deutsche Grammophon nel 2015.

Buona domenica e un caro saluto.

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