Solennità dei Santi Pietro e Paolo
di Massimo Palombella
Buona Solennità dei Santi Pietro e Paolo.
La Tradizione ci tramanda che Pietro fu crocifisso a testa in giù nell’Ager Vaticanus, più precisamente nel Circo di Nerone nel 64, e che Paolo venne decapitato nel 67 alle Aquæ Salviæ nell’attuale zona delle Tre Fontane.
Storicamente il 29 giugno non coincideva con la data del martirio dei due Apostoli, ma questa data era legata all’antica festività romana del Quirino, la festa che celebrava i due gemelli Romolo e Remo.
Nel processo di inculturazione fatto dalla Chiesa primitiva i due Apostoli furono considerati, ricompresi come i due nuovi gemelli fondatori della nuova Roma “meglio e molto più felicemente di coloro per opera dei quali fu stabilita la prima fondazione delle tue mura” (Papa Leone Magno, Sermone del 29 giugno, Sermo LXXXII).
La solennità odierna è molto antica ed è stata inserita nel Santorale Romano prima di quella del Natale. Già nel IV secolo si celebravano tre messe: una in San Pietro in Vaticano, l’altra in San Paolo fuori le Mura e la terza alle Catacombe di San Sebastiano, luogo dove furono probabilmente nascosti per un certo tempo, all’epoca delle invasioni barbariche, i corpi dei due Apostoli.
Oggi il Papa è accolto nella Basilica Vaticana con il canto del Tu es Petrus.
La musica allegata offre la composizione di Giovanni Pierluigi da Palestrina tratta dal Secondo Libro dei Mottetti a 5, 6 e 8 voci pubblicato a Venezia nel 1572 (Johannis Petraloysii Praenestini, Motettorum quae partim Quinis, partim senis,partim octonis vocibus concinantur. Liber Secundus [Venetiis, apud Hieronymum Scotum, 1572]).
L’interpretazione è della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, dal vivo, al Concerto tenuto a Lecco il 2 dicembre 2017.
Buona giornata e un caro saluto.