Fisica, musica e liturgia in Trinacria. Intervista ad Angelo Cannata
Intervista ad Angelo Cannata
È tempo di esami di maturità e il nostro intervistato è impegnato come tanti altri docenti nelle commissioni valutatrici. Questa volta l’appuntamento è serale e telematico, via Skype. Ho tanta curiosità e le domande pronte. Sono le 21.45, l’orario concordato; vedo on line Angelo Cannata, o meglio il Dott. PhD. Prof. M° Angelo Cannata!
Clic sul tasto di chiamata e dopo pochi secondi eccolo lì col suo faccione sempre sorridente collegato con microfono e webcam. Non perdo tempo e lui neanche. Via!
Psallite: Ciao Angelo, ci leggi la tua carta di identità?
Cannata: La mia carta d’identità dice che ho 47 anni, sono nato e vivo a Messina. Posso aggiungere che ho iniziato a suonare in Chiesa a 9 anni a Rometta Superiore, paese dei nonni materni, luogo in cui con la mia famiglia passavo tutte le festività. Certo, chi mi ha conosciuto in quegli anni si ricorda di un Angelo Cannata molto diverso da come è adesso e, direi, non soltanto per l’età ma soprattutto per gli stili utilizzati nei canti liturgici. Da allora ad oggi ho fatto un bel cammino di formazione. Ma andiamo per ordine. Nel 1986 incontro la ragazza che scelgo per la vita e che ho sposato formando la mia famiglia che conta adesso 3 figli. Dal 1988 inizio a frequentare la parrocchia della mia ragazza e mia attuale Parrocchia di Gravitelli Sup. a Messina assumendo la Direzione del Coro. Qui ho la fortuna di incontrare una persona per me molto importante nel cammino di formazione, l’ing. Luigi Lazzaro, persona molto attiva nella Diocesi ed in particolare nella città. Si tratta di un Dirigente della società dei telefoni adesso in pensione ma che ha avuto un ruolo importante all’interno dell’Associazione Italiana Santa Cecilia quale Responsabile nazionale delle comunicazioni sociali, molto amico di mons. Giuseppe Liberto, con il quale aveva condiviso ed organizzato importanti eventi regionali. L’ing. Lazzaro era figlio di un musicista compositore molto bravo, il M° Rosario Lazzaro. Non è stato un amore a prima vista, anzi ricordo bene le prime volte che lo vedevamo spuntare, mentre con il coro provavamo, gli sbuffi ed i borbottii celati. Ma questa figura mi ha fatto amare la liturgia e mi ha fatto capire la banalità di talune scelte. Ho condiviso con Lui tutte le celebrazioni diocesane dagli anni ’90 fino al 2011, anno in cui è tornato alla Casa del Padre. Egli vedeva in me la continuazione del suo lavoro (servizio alla Chiesa) e mi ha guidato per mano trasferendomi non soltanto la sua cultura ma anche un imponente mole di carte che gelosamente aveva raccolto e conservato durante tutta la sua vita. Devo a lui molto. Certo due personaggi strani noi. Un ingegnere delle telecomunicazioni con un Laureato in Fisica, docente di elettrotecnica in un Istituto tecnico nautico. Lui senza un titolo musicale ma con una bella conoscenza dovuta soprattutto alla scuola del padre, io docente di una materia tecnica ma con un Diploma di flauto e la frequenza di qualche anno di conservatorio in pianoforte. Di sicuro una strana coppia accomunata da un grande amore verso la liturgia ed in particolare verso il Canto liturgico. Scomparso l’ing. Lazzaro, il Signore ha messo sulla mia strada un altro grande uomo, il Maestro Padre Bernardo Vincenzo Modaro. Un padre cappuccino docente di Composizione e poi Direttore del Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria. Autore di numerose composizioni di Musica Liturgica (alcune sono presenti nel repertorio Nazionale dei canti), con lui ho imparato l’importanza delle scelte musicali e l’aderenza della musica al testo. Ho incontrato Padre Bernardo nel 2009 alla veneranda età di 86 anni. Con lui ho conosciuto anche don Raimondo Frattallone, sacerdote salesiano noto negli ambienti liturgici-musicali. Insieme abbiamo portato avanti molte pubblicazioni di Padre Bernardo: Padre Bernardo scherzosamente diceva che insieme a me e a don Raimondo formavamo una trinità. La verità è che accompagnava la mia crescita preoccupandosi di farmi capire le sue scelte affidandomi importanti consigli. Padre Bernardo è tornato alla cosa del Padre il 13 giugno scorso lasciandomi un grande vuoto. Dai continui sproni di queste persone ha assunto nuova vitalità il mio operare all’interno della Diocesi. Il Vescovo mi ha voluto membro della Commissione dell’Ufficio Liturgico che si occupa dell’organizzazione delle celebrazioni diocesane. Mancando la nostra Diocesi di esperienze continue di formazione liturgico-musicale ho scoperto e frequentato il Corso Musica Liturgica On Line organizzato dalla CEI, e poi ancora il CoPerLiM. In Diocesi abbiamo iniziato una esperienza di formazione che è culminata nell’istituzione della Scuola Diocesana di Musica e Vocalità e di Formazione dei lettori liturgici. Dirigo ancora il coro della mia Parrocchia (nella Messa della Domenica mattina), ma ho aggiunto a questi il coro di una Parrocchia nel centro della mia Città (nella Messa della Domenica Pomeriggio) e l’animazione della celebrazione vespertina del sabato sera in Cattedrale. A questo si aggiunge la cura, insieme al M° Nazzareno De Benedetto, del coro Diocesano. Insomma un bel da fare che si aggiunge alla mia attività di docente (unica che provvede al mio sostentamento).
Psallite: Da anni porti avanti un progetto molto importante per l’animazione musicale liturgica con dei sussidi molto noti tra gli operatori siciliani e non: ce ne vuoi parlare?
Cannata: Si! Da più di 4 anni, invio a tanti amici un fascicolo contenente i canti del proprio di ogni celebrazione domenicale e festiva. Ormai sono più di 600 i destinatari che ricevono tramite posta elettronica il fascicolo con le partiture complete affiancato da sussidi ridotti per cantori ed assemblea e da un file mp3 con la sola musica. Per poter ricevere il fascicolo è sufficiente mandarmi una email ed immediatamente il nominativo viene inserito in una mail list. Il fascicolo deve essere considerato un sussidio alla liturgia e pertanto non ha nessuna costo e ne è vietata la commercializzazione. L’idea di mettere su un fascicolo per il proprio di ogni celebrazione non è originale, io l’ho ereditata dall’Ing. Lazzaro di cui ho parlato prima. Lui lo preparava copiando ogni nota di suo pugno e facendo miriadi di fotocopie che poi distribuiva agli amici. Io ho semplicemente scritto le musiche con il computer e ho inviato il fascicolo per email. All’inizio era un servizio per qualche amico della mia Diocesi, ma con il tempo altri si sono aggiunti anche da fuori diocesi. Ho avuto la fortuna di conoscere tanti importanti compositori e di averli amici, uno fra tutti il maestro Mons. Giuseppe Liberto. Essi non mi fanno mancare le loro nuove composizioni e così di anno in anno i fascicoli si rinnovano e si migliorano. Più volte ho avuto la tentazione di fermarmi, anche perché l’impegno di lavoro è considerevole, ma ogni volta arrivano tante email che sollecitano di continuare.
Psallite: Molto dinamico anche dal punto di vista diocesano con le tante iniziative per i musicisti liturgici: cosa avete proposto quest’anno?
Cannata: Cantare il proprio ogni Domenica non è proprio la scelta più popolare, soprattutto quando si scontra con miriadi di canti che tante volte sono poveri sia dal punto di vista del contenuto biblico che musicalmente. Bisogna convincere coloro che operano nelle Parrocchie a fare scelte più serie e consone. Ma la convinzione delle proprie scelte passa anzitutto dalla formazione. Alcuni scelgono di fare canti non adatti solo perché non sanno leggere la musica, altri perché non riescono a formare un coro capace, altri perché non conoscono la liturgia e la ricchezza di segni che essa porta con se.
Da queste considerazioni e dalla frequenza ai Corso Musica Liturgica on Line della CEI e successivamente al CoPerLiM nasce l’idea di creare un corso di formazione per Organisti, cantori e direttori di coro perché imparino l’arte del celebrare. Alla scuola, ormai al suo terzo anno di vita, si impara la Liturgia insieme alla lettura della musica, alla vocalità, ed alla direzione e conoscenza del gesto. Abbiamo avuto la fortuna di avere tanti amici che hanno messo i loro talenti a disposizione in maniera gratuita. A questo si aggiunge una serie di importanti laboratori che vengono fatti periodicamente e che vedono impegnati personalità importanti e di sicuro talento. Così quest’anno abbiamo aggiunto alla ordinaria attività di formazione un primo seminario di Organo con il M° Livia Frau, che abbiamo avuto la gioia di ascoltare anche in concerto sul nostro grandioso organo della Cattedrale di Messina, e poi ancora delle giornate indimenticabili con il M° Marco Berrini sulla direzione, per la vocalità abbiamo avuto il M° Steeve Woodbury, ed ancora una interessante conferenza sul gregoriano tenuta dal M° Giacomo Baroffio. Anche la liturgia e la lettura liturgica hanno avuto il loro seminario con Morena Baldacci e con Antonella Maina. Siamo persino riusciti ad organizzare un laboratorio di arte floreale per la liturgia con suor Clara Caforio. tutte queste esperienze non hanno fatto altro che accrescere l’entusiasmo all’interno dell’intera scuola.
Psallite: Quali i prossimi obiettivi per i prossimi mesi? Cioè, cosa bolle nel pentolone di Angelo Cannata?
Cannata: Per il futuro prossimo abbiamo organizzato un seminario di studi sul canto gregoriano con concerto finale dal 21 al 24 luglio guidato e diretto dal Prof. Giacomo Baroffio ed inoltre avremo tre giorni di formazione residenziale a Gibilmanna presso il Santuario della Madonna di Gibilmanna dal 4 al 7 agosto prossimi dove ascolteremo e ci confronteremo con don Raimondo Frattallone. Qui ci riorganizzeremo per il prossimo anno. Già ci sono in mente importanti innovazioni e più coinvolgenti momenti di formazione. Ma credo che sia una visione lontana che vogliamo e dobbiamo raggiungere a piccoli passi.