Tu apri la tua mano

Daniela Bianchi


Il brano “Tu apri la tua mano” è un canto ispirato al Salmo 144 (145) pensato per essere eseguito come canto alla comunione in alternanza tra la schola e l’assemblea, specialmente nella XIV e XVIII domenica del tempo ordinario (anno A).

Il brano può essere utilizzato anche come canto di offertorio: il Signore apre la sua mano per ricevere la nostra offerta che poi ci rende, transustanziata nel suo Corpo.

La melodia semplice è uno stimolo al canto del popolo che loda il Signore nella gioia di ricevere il Suo Corpo, nella riconoscenza di saziarsi di quel cibo che è dono di grazia.

La struttura del canto segue la forma di strofa e ritornello: lo slancio dell’intervallo di sesta maggiore sull’incipit “Tu apri” vuole sottolineare la mano di Dio che si apre per ricevere e per donare una benedizione eterna su tutta l’umanità.

La strofa può essere eseguita dalla schola, meglio da un solista, per distinguere il ritornello assegnato a tutta l’assemblea riunita. Il canto è proposto anche in versione polifonica per coro a quattro voci dispari, creando così un dialogo che evidenzia un cuore che si apre nella certezza di essere accolto.

Il testo

Rit. Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.
Tu apri la tua mano, tu apri la tua mano
e stendi su noi
la tua fedeltà.

Canti la mia bocca la lode del Signore
e benedica ogni vivente
il Suo Santo Nome, in eterno e per sempre.

Ti voglio benedire in ogni mio giorno
e lodare il Tuo Nome
in eterno e per sempre, in eterno e per sempre.

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo
a tempo opportuno, a tempo opportuno.

Autore

  • Daniela Bianchi ha compiuto gli studi di pianoforte e lettura della partitura conseguendo le rispettive licenze presso il Conservatorio A. Vivaldi di Alessandria. Successivamente si dedica allo studio della Composizione sotto la guida del Prof. Francesco Pigato, allora titolare della cattedra presso il Conservatorio di Milano e si perfeziona in Canto Gregoriano ed in Musica Corale con il Prof. Carlo Ramella. Terminato nel 2018 il triennio in Musica Liturgica, nel 2022 si diploma al CO.PER.LIM. con indirizzo di Composizione per la Liturgia sotto la guida del Prof. G. Durighello. Svolge attività come cantante nella Cappella Musicale della Cattedrale di Vigevano ed in vari gruppi vocali di musica antica. È direttore di coro della parrocchia di San Giovanni Bosco in Cristo Re a Vigevano. Ha composto e musicato vari testi della Sacra Scrittura e ha collaborato come compositrice in progetti musicali sulla vita di religiosi locali come, ad esempio, il Vescovo Juan Caramuel. È stata compositrice dell’Inno del XVII Sinodo Diocesano della Diocesi di Vigevano.

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Daniela Bianchi ha compiuto gli studi di pianoforte e lettura della partitura conseguendo le rispettive licenze presso il Conservatorio A. Vivaldi di Alessandria. Successivamente si dedica allo studio della Composizione sotto la guida del Prof. Francesco Pigato, allora titolare della cattedra presso il Conservatorio di Milano e si perfeziona in Canto Gregoriano ed in Musica Corale con il Prof. Carlo Ramella. Terminato nel 2018 il triennio in Musica Liturgica, nel 2022 si diploma al CO.PER.LIM. con indirizzo di Composizione per la Liturgia sotto la guida del Prof. G. Durighello. Svolge attività come cantante nella Cappella Musicale della Cattedrale di Vigevano ed in vari gruppi vocali di musica antica. È direttore di coro della parrocchia di San Giovanni Bosco in Cristo Re a Vigevano. Ha composto e musicato vari testi della Sacra Scrittura e ha collaborato come compositrice in progetti musicali sulla vita di religiosi locali come, ad esempio, il Vescovo Juan Caramuel. È stata compositrice dell’Inno del XVII Sinodo Diocesano della Diocesi di Vigevano.