Rocco Carella
Il brano In Paradisum. Chorus Angelorum (elaborazione elettroacustica) elabora l’omonima antifona gregoriana della Missa pro defunctis.
L’antifona è inclusa in tutte le più celebri versioni della Messa da Requiem come in quelle di Gabriel Fauré e di Maurice Duruflé.
Dal punto di vista musicale il brano poggia saldamente su un doppio pedale di FA al basso e un pedale di DO. Il suo carattere meditativo è prodotto dalla stasi indotta da questi pedali; i suoni del triplo pedale sembrano evocare il Chorus Angelorum che accompagna l’anima del defunto in paradiso dove il Padre la accoglie. La sintesi sottrattiva utilizzata conferisce ai suoni statici dei pedali un moto interno.
Al termine delle due sezioni del brano, formate su In Paradisum deducant la prima e Chorus Angelorum la seconda, è stato inserito un passaggio strumentale con suoni percussivi e acuti. Entrambe le sezioni vengono introdotte in maniera intellegibile per poi fondersi e confluire nelle parti strumentali e nei pedali.
Per questa elaborazione delle due sezioni del canto gregoriano è utilizzata la sintesi granulare.
I suoni di glitch (impulsi molto acuti) accompagnano l’intero brano conferendogli con la sintesi granulare delle sezioni un carattere elettronico.
Il brano vuole far vivere all’ascoltatore un’esperienza di fusione tra terreno e trascendente nel passaggio del defunto alla Vita Eterna.
Il testo
In Paradisum deducant te Angeli
in tuo adventu suscipiant te Martyres,
et perducant te in civitatem sanctam Jerusalem.
Chorus Angelorum te suscipiat,
et cum Lazaro quondam paupere,
aeternam habeas requiem.
traduzione conoscitiva
In Paradiso ti accompagnino gli Angeli
al tuo arrivo t’accolgano i Martiri,
e ti scortino alla città santa di Gerusalemme.
Il coro angelico ti accolga
e insieme a Lazzaro, povero un tempo,
tu possa godere della pace eterna.