Fabio Pecorella
Per la solennità del giorno di Pentecoste, il Messale Romano offre ben quattro antifone di comunione: un’antifona comune e le antifone proprie per gli anni A, B e C.
Ogni antifona esplora e presenta un diverso aspetto del Mistero pentecostale e, allo stesso tempo, mantiene una continuità semantica con le altre tre. Da qui l’idea di creare un canto che potesse riunire tutt’e quattro le antifone, in modo da non dover rinunciare alla ricchezza testuale proposta e da poter utilizzare il canto in qualsiasi anno liturgico.
Il contenuto testuale
L’antifona comune, tratta dagli Atti degli Apostoli, è stata utilizzata come ritornello, mentre le altre tre antifone, data la loro comune provenienza dallo stesso Vangelo (quello di Giovanni) e la loro forte pertinenza reciproca, sono diventate le strofe del canto (con qualche riadattamento).
La musica
Un’ampia introduzione organistica dà inizio al brano, per preparare l’assemblea alla preghiera e all’incontro con Gesù Eucaristia. Questa parte strumentale può essere ripresa successivamente come interludio (o come coda del brano), per permettere ai coristi di accostarsi alla comunione.
Il ritornello, dolce e cantabile, inizia all’unisono e si apre in polifonia sulla seconda metà della prima frase (esattamente sulle parole “Spirito Santo”). La seconda frase del ritornello vede un dialogo tra i soprani e i contralti, che sfocia in un piccolo contrappunto delle quattro voci sull’Alleluia finale.
Le strofe sono le parole che Gesù rivolge in prima persona ai suoi discepoli e in cui promette loro l’invio di uno Spirito Paraclito, lo Spirito di Verità. Sono scritte ad una sola voce, da affidare ad un solista o ad una sezione del coro, con un discanto opzionale nella seconda e terza strofa; questo piccolo contrappunto è pensato per essere eseguito da una voce maschile, ed è importante che sia cantato in maniera delicata, anche nelle note più alte, per non compromettere l’intellegibilità del testo e non turbare la grazia della melodia.
Consigli esecutivi
Il brano è in tempo Adagio cantabile, per favorire un clima di meditazione e pace, che induca alla preghiera e al ringraziamento, accompagnando allo stesso tempo il lento incedere della processione dei fedeli verso il pane eucaristico. Per il suo contenuto, può essere adatto anche per la celebrazione del sacramento della Confermazione (come canto di comunione o per accompagnare l’unzione dei cresimandi) o in momenti di preghiera legati allo Spirito Santo.
Il testo
RITORNELLO (Ant. Comune - Cf. At 2, 4.11) Tutti furono colmati di Spirito Santo, e cominciarono a parlare delle grandi opere di Dio. Alleluia! Alleluia! Alleluia! STROFA 1 (Anno C - Cf. Gv 14, 16-17) “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga in voi. Lo Spirito della verità voi lo conoscete e sarà in voi.” (Rit.) STROFA 2 (Anno B - Cf. Gv 16, 13-14) “Quando verrà lo Spirito della verità, vi guiderà alla verità tutta intera. Ed Egli mi glorificherà, prenderà del mio e ve l'annuncerà.” (Rit.) STROFA 3 (Anno A - Cf. Gv 20, 21-22) “Come il Padre mio ha mandato me, così anche io mando voi in tutto il mondo. Ed io soffio su di voi: ecco, ricevete il Santo Spirito.” (Rit.)