Anna Maria Galliano

Poetessa delle laudi divine

Antonio Parisi


Conosco suor Anna Maria da circa 40 anni ed ho seguito tutti i suoi impegni e il suo lavoro come direttrice del centro audiovisivi delle Paoline di Roma, ma specialmente come autrice di canti liturgici.

Come direttrice del centro ha impostato il lavoro editoriale con grande competenza e autorevolezza. Niente era lasciato al caso, ma ogni progetto aveva una sua destinazione liturgica ben individuata, oltre ad una attenzione ai destinatari finali della produzione musicale. Più di una volta, prima di definire una proposta per la pubblicazione, voleva ascoltare con me al pianoforte, la melodia che l’assemblea doveva cantare ed interveniva a volte nel correggere qualche passaggio un po’ difficile o elaborato.

Come non ricordare i vari progetti pubblicati con le firme più prestigiose e conosciute del panorama musicale in Italia; con loro avviava uno scambio di idee ed opinioni per preparare al meglio un progetto. Ricordo alcuni importanti pubblicazioni: la serie degli amboni, dalla foto in copertina di vari amboni artistici, in cui furono pubblicati alcuni canti per la Liturgia della Parola nei vari tempi dell’Anno Liturgico. Frutto di un lavoro di équipe fra vari musicisti. Così come una serie di messe complete per vari tempi dell’anno liturgico; oppure la fortunata pubblicazione di canti per l’Avvento musicati da Daniele Semprini ed ancora oggi eseguiti nelle parrocchie italiane; non conoscono usura.

Ultimamente ho fatto una ricerca di mie musiche pubblicate con i suoi testi ed ho raccolto circa 70 canti tutti editi dalle Paoline. Potete immaginare quale mole di testi Anna Maria ha composto per la liturgia.

Un’altra attenzione l’aveva verso la produzione di canzoni per bambini della scuola materna ed elementare. Prendeva in considerazione le varie occasioni durante l’anno scolastico; ogni appuntamento era atteso dalle varie insegnanti che correvano a comprare il fascicolo della Festa della mamma, o la Festa degli alberi, o il canzoniere di Natale.

Ma, la sua notorietà non solo a livello nazionale, le viene riconosciuta da tutti gli operatori musicali, nella scrittura di testi per la liturgia da mettere in musica. Qui viene fuori la sua solida preparazione biblica e teologica, frutto dei suoi studi in anni giovanili. Bisogna sapere che non è semplice scrivere un testo che poi deve accogliere una musica adatta e appropriata. Ogni testo deve avere le stesse strofe con versi uguali, lo stesso numero di sillabe, gli stessi accenti nelle varie strofe, altrimenti diventa impossibile musicarlo. Inoltre per quanto riguarda i contenuti, tutte le strofe devono avere uno sviluppo conseguenziale ed ordinato dei vari concetti. In un suo scritto Anna Maria avvertiva il travaglio tra il desiderio di esprimere “in bellezza” e di comunicare “in semplicità”.

Tutta l’Italia religiosa ha cantato durante la sua vita, almeno un testo di suor Anna Maria Galliano. A livello nazionale la CEI le ha commissionato vari testi per incontri o convegni nazionali: Convegno catechistico nazionale a Roma, Congresso eucaristico nazionale di Bologna, Incontro mondiale delle famiglie a Milano, testo per l’ostensione della Sindone a Torino.

Quando mettevo un suo testo sul leggio del pianoforte e lo leggevo ad alta voce, sentivo già risuonare la melodia di quel testo, io la tiravo fuori molto facilmente.

Gli ultimi anni della sua vita li ha vissuti in un letto, ammalata, ma sempre vigile e attenta a ciò che avveniva nel mondo religioso. Ogni quindici o venti giorni la chiamavo a telefono e voleva essere aggiornata su tutto ciò che succedeva in campo liturgico-musicale, ma era sempre aggiornata sulla vita della Chiesa e sui vari interventi papali.

Mi ha espresso sempre ammirazione e approvazione per la rivista Psallite! che le inviavo ed era sempre attenta e gentile nelle eventuali osservazioni, a volte anche su qualche foto.

Con l’aiuto di una consorella ha ordinato tutta la sua produzione dei vari testi pubblicati; ma, ammirazione per questa donna, ha recuperato un centinaio di testi inediti che spero vengano pubblicati quanto prima.

E voglio concludere questo mio ricordo con uno scritto che le ho chiesto anni addietro, in cui evidenziava il suo percorso poetico nella scrittura di un testo:

“…Questa dimensione contemplativa si sostanzia di alcune componenti che ritrovo con vibrazioni e modulazioni diverse, e che provo a sintetizzare:
il silenzio profondo, liberante da sé e accogliente l’altro/Altro;
l’ascolto ardente della Parola, luce trasfigurante, rivelazione di una Presenza sorprendente;
lo sguardo scrutante i segni del tempo, del mondo, con le sue speranze e le sue angosce;
lo stupore per le “meraviglie” di Dio in opere, in eventi, in gesti umani fraterni;
il fascino di un mistero di amore che coinvolge la nostra esistenza e la nostra storia in Cristo;
l’ammirazione della bellezza e sublimità della vita nelle prospettive trascendenti della fede;
l’incanto dell’esperienza dell’amore cristiano come rivelazione della persona ed epifania di Dio;
l’estasi dell’innamoramento di Colui che è “bellezza sopra ogni bellezza”, immagine e presenza del Dio Amore, il Figlio amatissimo del Padre, il Verbo fatto uomo, il Crocifisso Risorto, lo Sposo della Chiesa, che attrae e rapisce con la forza del suo seducente amore.
Sono aspetti di una personale “visione” spirituale, che non oso definire poetica, anche se percepisco una dimensione estetica della vita in genere e una “poetica” della vita cristiana in particolare.
Aspetti che, più o meno felicemente, possono trasparire nei contenuti e nel linguaggio dei miei testi”.

Ecco alcuni versi che potrebbero diventare il suo testamento spirituale.

Che altro potrei, o Adorato
Se non stare con te nella sera
di quest’ultimo giorno,
che la fede già indora?
Tu sei grazia che genera il canto,
o amata divina Presenza;
un bagliore di gloria
nella mia esistenza.


Autore

  • Mons. Antonio Parisi, nato nel 1947 è sacerdote dal 1971. Studi teologici al Seminario Regionale di Molfetta, diplomato in Organo nel 1976. Consulente per la musica sacra per oltre vent’anni presso l’Ufficio Liturgico Nazionale, attualmente membro della Consulta Nazionale dello stesso Ufficio della CEI. Direttore da oltre 25 anni dell’Ufficio Diocesano di Musica sacra della Diocesi di Bari-Bitonto e dell’Istituto di musica per la liturgia. Autore di circa 200 canti liturgici, tutti pubblicati presso le edizioni Paoline e diffusi in tutta Italia. Dal 2017 ha fondato insieme a Carlo Paniccià la rivista gratuita on line di musica e liturgia Psallite!.

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Mons. Antonio Parisi, nato nel 1947 è sacerdote dal 1971. Studi teologici al Seminario Regionale di Molfetta, diplomato in Organo nel 1976. Consulente per la musica sacra per oltre vent’anni presso l’Ufficio Liturgico Nazionale, attualmente membro della Consulta Nazionale dello stesso Ufficio della CEI. Direttore da oltre 25 anni dell’Ufficio Diocesano di Musica sacra della Diocesi di Bari-Bitonto e dell’Istituto di musica per la liturgia. Autore di circa 200 canti liturgici, tutti pubblicati presso le edizioni Paoline e diffusi in tutta Italia. Dal 2017 ha fondato insieme a Carlo Paniccià la rivista gratuita on line di musica e liturgia Psallite!.