In apertura di questo editoriale, vogliamo ancora una volta ringraziare tutti i collaboratori che non ci fanno mai mancare i loro contributi. Psallite! è entrata ormai nel panorama liturgico-musicale delle nostre chiese italiane; una riprova, se digitate in rete Psallite, in un istante vi potete collegare con la rivista.
Il tema che abbiamo sviluppato su questo numero riguarda la voce liturgica. Purtroppo nelle nostre celebrazioni c’è poca attenzione a questo argomento che ci sembra fondamentale quando realizziamo i vari riti. Abbiamo diversi criteri nell’utilizzare la voce; si passa da un tono enfatico ad uno monotono, da un tono appassionato ad uno freddo, da un tono entusiasta ad uno uniforme. Tale modo di parlare ed esprimersi non concorda con le varie sequenze rituali presenti nella celebrazione. Per cui si usa lo stesso tono di voce per introdurre una celebrazione, per recitare un prefazio, per dare degli avvisi finali.
Ringraziare, intercedere, contemplare, consolare, adorare, supplicare, sono tanti gesti delle nostre liturgie; in qual modo riusciamo a rendere ciascun gesto, vero, pertinente, adeguato, appropriato? Quale timbro di voce per quale liturgia in canto? Spesso definiamo la voce del cantore o del coro in modo diverso: sguaiata, lirica, incomprensibile nella pronuncia delle parole, soffusa, sfiatata, debole, robusta, gridata, urlata, strillata, sussurrata e bisbigliata. Pensiamo al timbro di voce di colui che canta il salmo responsoriale: è adeguato alla Parola che porge? Il suono del coro liturgico è funzionale al servizio che sta prestando?
Tra il semplice parlato e lo iubilus del canto, c’è una ricca gamma di varie possibilità espressive che dobbiamo imparare ad adoperare. C’è il rischio di esagerare nel tono di voce, di rendere teatrali i nostri interventi vocali, creando un clima di fastidio; oppure una voce monotona e monocorde che appiattisce tutta la celebrazione.
La voce è lo strumento musicale per eccellenza che ci permette di comunicare gioia, emozioni, implorare aiuto, sostenere e incoraggiare, motivare. La voce può diventare anche motivo di divisione quando attraverso di essa si esprime il disprezzo, lo svilimento, l’indifferenza e il cinismo. Due aspetti non indifferenti da non sottovalutare. Modulare il tono in modo non adeguato può compromettere le migliori intenzioni. È sufficiente pensare al tono di voce che viene utilizzato per chiamare una persona: il saluto amichevole può trasformarsi in segnale di freddo distacco.
Ampia la trattazione sulla voce liturgica: dalla comprensione della sua ragione, alla tecnica per acquisirla e migliorarla, alla provocazione sulla sua esistenza per il canto liturgico. Di questo ringraziamo di vero cuore Sergio Militello, mons. Massimo Palombella, Roberta Frameglia, Alejando De Marzo, Claudio Magni.
Anche in questo fascicolo abbiamo voluto presentare diversi contributi di amici studiosi che ci hanno, purtroppo, lasciato – Gino Stefani, Beppe Cerino, Giancarlo Boretti -,ma dei quali manteniamo un vivo ricordo e apprezziamo ancora di più i contributi che hanno scritto diversi anni fa, perché i loro scritti sono incredibilmente attuali, profetici, le loro riflessioni ancora pungenti e ricche di spunti per migliorare e comprendere oggi la riforma conciliare a sessant’anni dalla Sacrosanctum Concilium.
Il dossier di gennaio è a cura di Matteo Malagoli, violoncellista, che presenta un approfondimento sugli strumenti musicali nella liturgia trattando in particolare dello strumento di cui lui è maestro e virtuoso.
Nell’anno appena trascorso una cara amica, Anna Maria Galliano, ci ha lasciati per tornare alla Casa del Padre. Con sincero affetto e gratitudine vogliamo provare a farla conoscere a tutti coloro che non hanno avuto la fortuna di incrociarla personalmente, ma solo attraverso la sua preziosa opera di compositrice di testi per la liturgia. La raffinatezza nello scegliere con eleganza e finezza le parole più opportune. Di Anna Maria proponiamo anche un suo testo.
Il 7 febbraio 2024 ricorrono venti anni dalla morte terrena di padre Giovanni Maria Rossi, padre camilliano, valente liturgista e musicista, caro e sincero amico di tutti coloro che hanno avuto la grazia di incontrarlo. Lo vogliamo ricordare proponendo un suo vecchio articolo del 1988 su come preludiare, interludiare, postludiare un canto liturgico all’organo, pratiche in cui eccelleva con naturalezza e disinvoltura grazie alla solida preparazione musicale e organistica. È un modo per mostrare la maestria didattica – e non solo – di padre Giovanni Maria nella trasmissione del suo sapere a chi vorrebbe apprendere concretamente la tecnica compositiva dell’improvvisazione organistica.
Il fascicolo di gennaio è sprone per sottoporre a tutti i lettori partiture liturgico-musicali per il tempo di Quaresima e di Pasqua. Per questo motivo in tutte le parti dell’ampia sezione musicale sono poste alla libera consultazione proposte originali declinate in particolare per questi tempi forti grazie a don Luigi Girardi, Isaia Ravelli, don Antonio Parisi, Giuseppe Verardo, Fabio Pecorella, suor Stefania Santoro, Daniela Bianchi, Francesca Pillon e Marco Cazzuffi. Come consuetudine sono partiture per tutte le formazioni che possono essere anche ridotte all’esecuzione ad una sola voce. Diversificato anche il livello delle proposte musicali per coro: da quelli in corso di formazione a quelli più avanzati.
Ringraziamo coloro che hanno collaborato per le registrazioni audio – sempre disponibili e fruibili al link https://psallite.bandcamp.com/album/psallite-rivista-online-22-2024 – delle partiture proposte: la Cappella Musicale della Cattedrale di Macerata diretta da Carlo Paniccià, la Cappella Musicale della Cattedrale di Verona diretta da Giovanni Geraci, la Corale San Michele (Bressanone, BZ) diretta da Stefano Barberio, il Coro polifonico parrocchiale “Pina Elefante” della Collegiata S. Maria Maddalena di Atrani (Sa) diretto da Anna Bottone, il Coro delle Monache Redentoriste OSsR di Scala dirette da suor Stefania Santoro, l’insieme vocale Corte Polifonica di Padova diretto da Martina Frigo, l’Ensemble dell’Istituto Diocesano per Animatori Musicali della Liturgia di Bari.
Sempre grazie agli ingegneri della Composing Studio che ci aiutano a mantenere in perfetta efficienza la rivista Psallite! con un prodotto realizzato appositamente per noi e che ci viene invidiato da moltissimi.
I prossimi temi dei fascicoli di maggio e settembre 2024 di Psallite! saranno:
- maggio 2024: La guida del canto dell’assemblea;
- settembre 2024: Il sacramento della Riconciliazione.
Chi volesse sottoporre il proprio contributo con materiali originali, può inviarli a psallite.net@gmail.com: li valuteremo con attenzione