Formazione

Il canto liturgico chiede preparazione e conoscenza

Dopo il progetto editoriale “Noi canteremo gloria a Te”, ora l’edizione riveduta di “Noi veglieremo”.

di Mario Lanaro

Ogni direttore, animatore, cantore dovrebbe avvertire il bisogno di migliorare. Non basta la disponibilità, saper suonare un po’ uno strumento, va approfondita la conoscenza della liturgia e lo studio studio della musica e questa esigenza (anche se raramente richiesta) deve nascere spontaneamente. È importante saper riconoscere i brani nati per incontri di preghiera o per l’evento concertistico e quindi non adatti alla celebrazione.

Nelle nostre liturgie ascoltiamo buone esecuzioni, testi e musiche curati, lettori che non improvvisano, celebranti che rispettano i tempi del canto. Purtroppo è ancora facile incontrare il pressapochismo, confusione se non addirittura evidenti errori.

Chi si occupa di canto liturgico tende a chiudersi nelle proprie convinzioni e non è sempre disposto al dialogo. Ser­ve invece apertura mentale, sostenuta però da specifica preparazione e approfondimenti e ciò vale sia per chi inizia, sia per chi da anni svolge servizio.

La Diocesi di Vicenza è conosciuta e apprezzata nell’ambiente musicale li­turgico per qualità di proposte. Nell’im­mediato post Concilio c’era bisogno di nuovo repertorio in italiano e nel 1968 la Schola Cantorum del Seminario di Vicenza raccolse in un fascicolo oltre quaranta brani per coro misto e per voce ed organo. Il progetto editoriale prese il titolo dell’inno d’apertura “Noi cantere­mo gloria a Te“. Inviato alle parrocchie vicentine, divenne per le scholae uno strumento pratico con corali, inni, mottetti, laudi. Noi, giovani direttori, trovammo in questa silloge non solo un arricchimento repertoriale, ma dei riferimenti da prendere ad esempio nel momento, molto delicato, della scelta del nuovo brano. Va contestualizzato: a distanza di 54 anni ci conferma la nobile intenzione di assistere le scholae nella ricerca di nuova linfa, alla portata di un gruppo corale amatoriale, agile ed economico. Alcune proposte presentano traduzioni o adattamenti testuali che non soddisfano il nostro orecchio, altre – oggi come allora – possono ancora ben figurare nelle nostre liturgie. “Noi canteremo” è disponibile in un’edizione riveduta.

Un gruppo di lavoro coordinato da don Pierangelo Ruaro (direttore dell’Ufficio Diocesano per la Litur­gia), formato da Massimo Donadello (Direttore dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra e Liturgica), don Enrico Posenato, Pierangelo Valtinoni e Ma­rio Lanaro, ha curato una raccolta di canti per un rinnovamento/arricchimento del repertorio dal titolo “Noi veglieremo”. Le proposte si fanno ancora più vicine, attuali ed hanno una loro precisa collocazione, già indicata nell’indice: Avvento/Natale, Quaresima, Pasqua, Tempo Ordinario ecc. Ciò conferma quanto detto in apertura: la scelta mirata indica conoscenza, qualità. La nuova raccolta è formata da venticinque proposte per il canto assembleare, provenienti in larga misura dal Repertorio Nazionale della Chiesa Italiana. Alcune sono novità, altre, già sperimentate, meritano maggior diffusione. Entrambi i fascicoli sono ben curati nella parte grafica e pubblicati dall’ dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra e Liturgica di Vicenza, il primo nel 2020, il secondo nel 2022 ed è scaricatile gratuitamente dal sito www.idmsl.it.

(pubblicato in “La Voce dei Berici” domenica 7 agosto 2022)

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